Come ogni 2 aprile la Calabria festeggia oggi il suo patrono, il Santo dei poveri, San Francesco di Paola. Si terrà questa mattina alle 8.30 nel santuario di Paola un breve momento di preghiera e ostensione della Reliquia del "Cranio" di S. Francesco di Paola.

Alle ore 19, presso la "chiesa grande" del Santuario di San Francesco di Paola, invece, la solenne concelebrazione Eucaristica del martedì fra l'Ottava di Pasqua presieduta da Monsignor Stefano Rega, vescovo di San Marco Argentano-Scalea.

Chi era San Francesco di Paola

San Francesco da Paola nacque il 27 marzo 1416 a Paola, la striscia di terra cosentina bagnata dal mar Tirreno. Figlio di Giacomo Martolilla e Vienna da Fuscaldo, fu chiamato così per onorare il voto che la famiglia aveva fatto a San Francesco d'Assisi. Sua madre, infatti, lo diede alla luce in età avanzata, circostanza, all'epoca, considerata più unica che rara. San Francesco, che è patrono della Calabria, è fortemente amato e venerato nella sua città, dove sorge il santuario a lui dedicato, metà di pellegrinaggio di fedeli provenienti da ogni parte del mondo. All'interno della basilica, sono custodite parte delle sue spoglie. Le restanti si trovano a Tours, in Francia, dove l'eremita calabrese morì a 91 anni il 2 aprile del 1507.

Secondo le biografie ufficiali, Francesco entrò adolescente in convento a San Marco Argentano per onorare un secondo voto. Guarito da una grave malattia agli occhi, dovette indossare l'abito francescano per un anno. Ma durante la permanenza nel monastero, le sue attitudini religiose si fortificarono e i fenomeni soprannaturali che lo hanno famoso in ogni angolo del pianeta divennero una costante. Da quel momento, il piccolo Francesco dedicò tutta la sua vita agli altri e viaggiò molto. La sua fama lo portò fino in Francia, dove visse gli ultimi 24 anni, per lo più in solitudine. La canonizzazione, che segna il passaggio di un beato nel novero dei santi, avvenne a soli 12 anni dalla morte. La ordinò Papa Leone X, fortemente legato a Francesco Martolilla, poiché da bambino ricevette da lui la previsione dell'elezione al soglio pontificio.