Ogni anno l’11 aprile l’Italia celebra la Giornata Nazionale del Mare per riflettere sulla bellezza e l’importanza delle nostre coste e promuovere azioni volte alla loro protezione. Una giornata celebrata allo scopo di sensibilizzare i giovani ad essere “cittadini attivi del mare”, ovvero tutori della sua conservazione e della sua cultura. Un'occasione speciale per onorare la nostra ricca eredità marittima e riflettere sull'importanza dei nostri mari e delle nostre coste che si affacciano con oltre 7.500 chilometri sul Mar Mediterraneo, sul Mar Tirreno e sull'Adriatico.

Per questo, la Giornata Nazionale del Mare coinvolge ogni anno gli studenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado della nazione e rappresenta il culmine di un percorso, la cui prima fase è finalizzata a dar vita ad attività strutturate di tipo didattico-educativo nelle scuole che partecipano al concorso nazionale “La cittadinanza del Mare” la cui premiazione oggi a Reggio Calabria si è svolta alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.
«Al mare dobbiamo tanto – ha detto il ministro -. È importante questo messaggio che parte dalle scuole, parte dai giovani, anche perché questo legame fra mare e terra significa un messaggio di un legame fra scoperta e identità, fra storia e futuro».

Valditara ha confidato di aver scelto personalmente Reggio Calabria per la conclusione della Festa Nazionale del Mare e della Cultura Marinara aggiungendo poi che è importante salvaguardare quella che è una ricchezza per l'umanità. Facendo riferimento al concorso collegato alla Giornata, il ministro dell'Istruzione e del Merito ha rivelato che i temi dei ragazzi sono stati tutti particolarmente centrati. «Hanno ben compreso - ha detto - lo spirito di questa giornata che ho fortemente voluto si svolgesse proprio qui a Reggio per dare un segnale di quanto la Calabria stia diventando sempre più centrale nella nostra nazione». 

Un messaggio quello del ministro che ispira alla consapevolezza culturale e ambientale che deve popolare i cittadini: «È un messaggio sull'importanza di questo mare - ha detto ancora - ed è qui che è nata la civiltà dell'occidente. Ma è un messaggio anche più per ricordare quello che il mare ha rappresentato nella storia dell'Italia». 
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Sergio Liardo, vice Comandante Generale della Guardia Costiera, che rendendo merito all’attività del Corpo si è detto convinto che oggi è importante sviluppare nei giovani la cultura del mare: «Lo facciamo tutti i giorni, e proviamo a farlo anche con diversi incontri nelle scuole con gli studenti, anche ospitandoli a volte nei nostri stand. È importante sviluppare questa cultura e cercare di tutelarlo perché è un bene importantissimo per noi». Ma il messaggio di Liardo è anche finalizzato «ad avere rispetto nell’approcciarsi verso il mare, quindi per la sua tutela, ma anche rispetto anche per quello che il mare può rappresentare in termini di pericolo e quindi va affrontato sempre in maniera assolutamente consapevole».

Durante la mattinata nei vari stand allestiti all’Arena “Ciccio Franco” del lungomare Falcomatà, popolato da giovani e giovanissimi, sono state messe in scena attività di salvataggio e recupero in mare, ma anche impartite nozioni informative sul mare e su come viverlo nel rispetto dell’ambiente marino nelle sue forme più ampie.
Da parte sua la vicepresidente della giunta regionale Giusi Princi ha esaltato il senso di una giornata che mette in vetrina le scuole calabresi, esprimendo orgoglio per la scelta del Ministero: «Perché la scuola calabrese si fa apprezzare ed è sempre più centrale nella politica governativa. Per noi diventa occasione, quest’oggi, di ospitare oltre 800 studenti provenienti da tutta Italia che hanno scelto insieme al Ministero di celebrare qui la giornata nazionale del mare. Del resto la Calabria, Reggio Calabria, non poteva non esibirsi al meglio perché ha una vocazione marittima naturale e poi non dimentichiamo che il nostro Mediterraneo è stato individuato dal Cnr quale hotspot della biodiversità con le varietà endemiche che fanno parte di questi bellissimi fondali per cui oggi diventa un’occasione ulteriore per valorizzare la cultura della sensibilità ambientale, la tutela di questo importantissimo patrimonio che appunto è il nostro mare. E quindi andiamo a prevenire sempre di più attraverso una diversa responsabilità sociale che parte dalle istituzioni scolastiche quelli che sono gli impatti negativi che provengono dall’uomo».