In questa azienda agricola di Saracena, in provincia di Cosenza, è possibile fare un'esperienza sensoriale a contatto con la natura che apre la mente e riconcilia con la vita
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Il giardino delle meraviglie esiste. E si trova sul Pollino. Per trovarlo bisogna raggiungere Saracena (Cs), per scoprire un posto dove “gli ulivi camminano“, dove si sente forte e possente la voce del fiume Garga. Il giardino delle meraviglie è in un’azienda agricola dal nome ‘Sextum’, qui ognuno può liberarsi dal caos e dalle paure di una società confusa e caotica, per scoprire un forte senso di pace che solo la natura può dare.
“Oggi lasciate che sia felice, io e basta, con o senza tutti, essere felice con l’erba e la sabbia essere felice con l’aria e la terra, essere felice con te, con la tua bocca, essere felice”, diceva Neruda.
Come si raggiunge oggi la felicità? C’è un sentiero da percorrere, un giardino da scoprire, un fiore da cercare. E in Calabria è più facile che non altrove. L’azienda Sextum da qualche anno indica la strada giusta: «Giardino terapeutico che dà la possibilità a una personalità chiusa e indebolita da un sistema economico, sociale, religioso e culturale di aprirsi alla eternità. Un fiore chiuso che si apre ai mille colori della vita».
Rocco Alcaro, inventore e anima di Sextum, non ha dubbi: «Percorrete insieme a noi questo sentiero di colore. Ecco il nostro fiore che vi aspetta». Con Rocco condivide l’esperienza aziendale Daniele Barletta, giovane laureato in chimica e tecnologia farmaceutiche.
Sextum nasce nel 2016 nel comune di Saracena, nel cuore del Pollino, come azienda agricola finalizzata alla produzione di erbe officinali e miele. Chiaramente il suo carattere distintivo è stato da subito la sostenibilità, non a caso è diventata subito biologica e poi ha chiesto la conversione in azienda biodinamica poiché il rispetto per l’ambiente e la responsabilità sociale sono i suoi pilastri fondanti. Successivamente, ha aderito alla Misura 16, intervento 16.9.1, sostegno per la diversificazione delle attività agricole in attività riguardanti l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricoltura, sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale alimentare, risultando positiva in graduatoria nel 2018.
L’azienda nell’ambito della multifunzionalità si è organizzata per l’attuazione di una serie di servizi alla persona, e in particolare alla assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’inclusione sociale di fasce deboli della popolazione nonché delle categorie svantaggiate.
Il giardino multifunzionale di Saracena, è diventato un punto di riferimento di tutte le comunità del comprensorio per le terapie verdi. Il modello cui si ispira l’azienda mira a scardinare e riformare la concezione di “debolezza sociale”, riducendo sempre più, fino ad annullare, il suo carattere di album fotografico delle varie “menomazioni” – di tipo anatomico, genetico, sensoriale, estetico, neurologico, sessuale, anagrafico, etc. – che valgono a costituire gruppi sociali come intimamente sottodotati, anormali, devianti e così via.
Il modello vuole portare l’attenzione su un nuovo concetto di debolezza sociale concependola, guardando al reticolo socio-economico e amministrativo del territorio, come una classificazione dei “luoghi” esteriori di inserimento.
E per tornare a Neruda: “Questa volta lasciate che sia felice, non è successo nulla a nessuno non sono da nessuna parte, succede solo che sono felice fino all’ultimo profondo angolino del cuore. Oggi lasciate che sia felice, io e basta, con o senza tutti, essere felice con l’erba e la sabbia essere felice con l’aria e la terra, essere felice con te, con la tua bocca, essere felice.”
Ogni uomo o donna ha paura del silenzio e cerca di ucciderlo in ogni modo. Perché appena l'uomo fa silenzio comincia a comunicare con sé stesso. Perché il silenzio è vita, natura, pace. L’Azienda agricola “Sextum urbs oenotrorum mediterranea" si estende per circa 46 ettari con terreni ricadenti nei comuni di Saracena, Roseto Capo Spulico, Castroregio, Oriolo, e Altomonte. Nel regno della pace e delle bellezze naturali.