L’associazione culturale MutaMenti sostiene l’iniziativa di alcuni cittadini, che hanno deciso di presidiare pacificamente, ogni sabato, il Castello Carlo V di Crotone per chiederne la riapertura. La fortezza, chiusa dall’aprile 2018, è in attesa di bonifica, a seguito del rinvenimento di tenorm (materiali radioattivi) in alcune aree.

Il Castello Carlo V e la lettera a Franceschini

«Bisogna mantenere accesi i riflettori sulla riapertura di questo importante monumento storico» scrivono ina nota, ricordando che la stessa associazione culturale si è mobilitata per la stessa causa. «In questi mesi anche noi, insieme al Circolo dei piccoli lettori di Margherita, abbiamo dato vita ad una manifestazione pubblica per chiederne la riapertura. Gli studenti hanno scritto, in quell’occasione, anche una lettera - appello al ministro Dario Franceschini senza mai aver ricevuto una risposta».

MutaMenti esprime rammarico e delusione per il silenzio istituzionale calato sulla vicenda: «Non si possono ignorare le richieste dei cittadini, soprattutto quando a chiedere sono i bambini, il futuro della città, e della società civile».

Appello ai parlamentari e al presidente della Regione

L’associazione rileva, inoltre, «la totale mancanza di impegno della politica, al di là dei soliti comunicati stampa di facciata» per questo ritiene «che servano azioni concrete al riguardo». Infine, l’appello alla delegazione parlamentare crotonese, «chiedendo incontri fattivi con il ministro», ma anche al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, «perché si interessi del castello che è patrimonio inestimabile comune non solo della città di Crotone ma dell’intera Calabria».