La Calabria è tra le prime quattro regioni in Europa con la quota più alta di persone a rischio povertà ed esclusione sociale. Il dato, riferito al 2022, arriva dall'annuario Eurostat sulle regioni.

La nostra regione si piazza dietro solo al Sud-Est della Romania e alla Campania, che è seconda a livello europeo con addirittura il 46,3%. Contro una media europea del 21,6%, la Calabria ha il 42,8% della popolazione a rischio povertà ed esclusione sociale.

Le regioni più povere d'Europa

Eurostat ha misurato i livelli in tutte le aree d‘Europa e ha stimato che nonostante la ricchezza del continente, le persone a rischio povertà siano quasi 96 milioni. La maggior parte delle regioni povere si trovano in Bulgaria, Grecia, Romania, e nelle parti meridionali della Spagna e dell'Italia.

Il Sud Est in Romania (46,9 %) e la Campania (46,3 %) hanno registrato le quote più elevate. Seguono un'altra regione rumena, il Sud-Vest Oltenia (44,7 %) e la Calabria, che tocca il 42,8 %

Povertà assoluta e povertà relativa

Oltre a cause ataviche e strutturali, hanno avuto un impatto la pandemia di Covid 19, l'aggressione militare russa nei confronti dell'Ucraina e l’aumento dell’inflazione, che hanno annullato la diminuzione delle diseguaglianze, che timidamente si cercava di realizzare.

Ci sono due modi in cui la povertà può essere misurata. Secondo le Nazioni Unite, la povertà assoluta è la privazione dei bisogni umani di base, ad esempio la mancanza di cibo, riparo, acqua, salute o istruzione. La povertà relativa, invece, è la situazione in cui il reddito di una famiglia è al di sotto dello standard medio del paese in cui vivono e non è sufficiente per godere di un tenore di vita adatto alla società in cui vivono.

Divario digitale, in Calabria il 18,7% non usa Internet

Non solo povertà, ma anche mancanza di opportunità e accesso alle informazioni. La Calabria, secondo le cifre di Eurostat, è la seconda regione europea con il più ampio divario digitale. Qui, il 18,7% delle persone tra i 16 e i 74 anni non ha mai usato internet, contro una media Ue del 7%.