«Quest'anno la Piana di Sibari è stata aggredita da una straordinaria proliferazione di zanzare. Nonostante l'attività di prevenzione attuata dal Comune di Cassano nei tempi previsti con interventi larvicidi prima e di disinfestazione adulticida poi la situazione continua ad essere ancora seria, grave e preoccupante tanto che i turisti arrivati per trascorrere le loro vacanze minacciano di andare via». Lo rende noto il Comune di Cassano. Alla luce di questa situazione, che rischia di ripercuotersi pesantemente sul turismo e l’economia locale, il sindaco Giovanni Papasso ha inviato una missiva urgente all’Asp di Cosenza chiedendo aiuto per la disinfestazione.

«Anche i titolari di bar e ristoranti - ha spiegato il sindaco Papasso - lamentano una presenza eccezionale di zanzare, che danneggia le loro attività commerciali. Da ultimo, nella serata di ieri, giovedì 6 luglio, un bellissimo spettacolo andato in scena al Parco archeologico di Sibari è stato rovinato dalla presenza molesta di questi insetti». La preoccupazione del Comune, cui stanno giungendo innumerevoli segnalazioni e richieste di intervento, è rivolta non solo ai risvolti negativi che una presenza così massiccia di zanzare avrà sulla stagione turistica, ma anche e soprattutto alla tutela della salute pubblica, essendo, come ben sappiamo, questi insetti veicolo di malattie e infezioni.

L’ente sottolinea: «Abbiamo programmato interventi aggiuntivi a quelli previsti e programmati da calendario con ulteriori sforzi di risorse economiche dell'asfittico bilancio comunale. Siamo convinti, che, comunque, per migliorare la situazione questo non basti. La stessa preoccupante situazione interessa anche i Comuni vicini». La richiesta fatta all’Asp «non vuole essere né una artata strumentalizzazione, né uno stolto "scaricabarile", ma solo la richiesta di aiuto di un sindaco, la cui priorità è la tutela della salute pubblica e del benessere dei cittadini. Chiediamo, quindi, un intervento straordinario da parte dell’Asp trattandosi di una problematica di carattere prioritario e di indispensabile risoluzione, con gravi e concreti rischi per la salute».