Investire sui bambini è essenziale per garantire il futuro delle comunità arbëresh. Collaborazioni tra scuole, associazioni culturali e enti governativi possono creare un ambiente favorevole alla preservazione culturale. Le istituzioni devono supportare questi sforzi per creare una base solida sulla quale i giovani possano crescere e mantenere viva l'identità culturale dei loro antenati. Solo così le tradizioni arbëreshë continueranno a prosperare e ad arricchire il tessuto culturale dell'Italia e del mondo. Organizzare attività culturali che coinvolgano i bambini è un altro modo efficace per investire nel futuro delle tradizioni arbëreshë.

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Laboratori di danza, musica, artigianato e cucina tradizionale offrono ai giovani l'opportunità di imparare direttamente le pratiche culturali dai membri più anziani della comunità. Questi programmi non solo educano i bambini sulle loro radici culturali ma creano anche momenti di condivisione e coesione intergenerazionale. Le famiglie arbëreshë svolgono un ruolo centrale nell'educazione dei bambini. Incoraggiare l'uso della lingua arbëresh in casa, raccontare storie e leggende tradizionali, e partecipare insieme alle festività locali sono tutte pratiche che aiutano i bambini a interiorizzare la loro cultura. I genitori e i nonni sono i primi insegnanti dei bambini e il loro coinvolgimento attivo è fondamentale per mantenere viva la cultura arbëresh. Anche a Casal Vecchio di Puglia, una comunità arbëresh della provincia di Foggia in Puglia, investire sui più piccoli risulta essere la strategia e speranza migliore. Cresce sempre di più l’impegno e la partecipazione a corsi di canto arbëresh, manifestazioni ed eventi culturali come la "XXIX Rassegna Culturale Folcloristica per la valorizzazione delle minoranze linguistiche, Progetto Caraffa" tenutasi in Calabria.

L’evento si è concluso con la consegna delle coppe per il canto, la coreografia e l’interpretazione tematica, categorie per le quali la giuria tecnica e dei Sindaci, guidati dal Prof. Tommaso Bubba, hanno decretato la vittoria rispettivamente dei gruppi di Casalvecchio di Puglia, Guardia Piemontese e Caraffa di Catanzaro.