Giuseppina e Vincenzo sono seduti vicini e sorridono, sussurrandosi qualcosa all'orecchio. Si guardano negli occhi, si cercano le mani. Il loro amore scalda più della legna che sta bruciando nel camino. Niente di strano se non fosse che i protagonisti di questa storia hanno 170 in due.

Lei, Giuseppina Tufo, ha 87 anni, lui, Vincenzo Silvestri, di anni ne ha 83 e tra qualche mese festeggeranno 62 anni di matrimonio. Ma si commuovono ancora parlando del loro primo incontro, avvenuto sul finire degli anni '50 in una terra di campagna, dove entrambi erano stati mandati a lavorare dalle loro famiglie. Noi li abbiamo incontrati nella loro casa a Santa Maria del Cedro, dove vivono circondati da figli e nipoti, per farci raccontare il segreto di un'unione felice e duratura.

La ricetta di un matrimonio felice

Tanta pazienza, niente gelosia e forza di volontà per superare tutti gli ostacoli. E' questa, secondo Giuseppina, la ricetta perfetta per un matrimonio felice. «La gelosia - dice - porta solo guai in casa. Ognuno deve avere i proprio spazi, l'importante è ricordarsi sempre di avere una famiglia a casa». D'altronde, non avrebbe motivo di dubitare del suo Vincenzo, che ancora oggi le massaggia i piedi quando è stanca. «Io a mia moglie faccio qualsiasi cosa - conferma il marito -, l'importante è che siamo vicini».

«La risposerei anche domani»

Vincenzo oramai è quasi cieco, ma per lui Giuseppina continua ad essere la donna più bella del mondo. «Fosse per me la risposerei altre cento volte, anche domani». Poi gli chiediamo se in tutti questi anni abbia mai desiderato un'altra donna o se si sia mai stancato di sua moglie. «Mai, l'ho portata all'altare, lei è l'amore della mia vita. E' stata la mia fortuna». E sul regalo più bello ricevuto non ha dubbi: «I figli».

Un amore "rivoluzionario"

Quello tra Giuseppina e Vincenzo è un amore che ha superato tutti gli ostacoli e le difficoltà che quotidianamente insidiano la serenità degli essere umani. Per prima cosa, hanno dovuto superare le perplessità delle famiglie che non vedevano di buon occhio un'unione in cui la donna era più grande dell'uomo di 4 anni. A quei tempi, nell'Italia bigotta del dopoguerra, era quasi uno scandalo. «Ma noi non abbiamo ascoltato nessuno», dice Giuseppina. Che a 25 anni ha detto sì al suo Vincenzo, appena 21enne, mandando in frantumi stereotipi e pregiudizi dell'epoca.

I festeggiamenti per San Valentino

C'è chi la ritiene una festa consumistica, c'è chi, come Giuseppina e Vincenzo, invece l'attende tutto l'anno e, nonostante il tempo trascorso insieme, continua a credere nella magia di quel giorno. «La mattina di San Valentino - dice Giuseppina - appena svegli gli farò gli auguri». E poi? «Poi preparo quello che ho in casa, un po' di pastasciutta», dice ridendo di gusto. Per quanto riguarda fiori e cioccolatini, provvedono figli e nipoti, che dalla loro casa vanno e vengono di continuo per non lasciarli mai soli.

«Vorrei che ce ne andassimo insieme»

Lei è ironica e pungente, lui è un uomo sensibile e d'altri tempi, che non prova imbarazzo a piangere mentre parla della donna che le è a fianco da molto più di mezzo secolo. Insieme si completano, solo uno la metà dell'altra. Un legame, il loro, che non può essere spezzato, né scalfito da un remoto pensiero della morte. «Se fosse possibile - dice Vincenzo a fine intervista - vorrei che ce ne andassimo tutti e due insieme. Non potrei sopportare di vivere senza di lei». Poi la bacia sulla guancia, mentre una lacrima solca il suo viso pieno d'amore.