Questa mattina è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il dipartimento salute mentale e dipendenze dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ed il Centro per la giustizia minorile per la Calabria. Il protocollo si propone di sperimentare modalità operative che promuovano l’efficacia degli interventi e la loro unitarietà sul minore, nella integrazione delle azioni delle due amministrazioni e nel rispetto dell’autonomia professionale.

In particolare, il centro per la giustizia minorile per conto dei servizi minorili di Catanzaro – che integra l’Istituto penale minorenni con annesso centro di prima accoglienza, la comunità ministeriale con annesso centro diurno polifunzionale, l’ufficio di servizio sociale minorenni - ha concordato l’integrazione e le modalità di presa in carico multiprofessionale degli interventi in tema di dipendenze patologiche in favore dei minori e giovani adulti.

Si tratta di giovani dai 14 ai 25 anni sottoposti a procedimenti penali o misure penali in area esterna, emessi dell’autorità giudiziaria minorile. Tale iniziativa che rientra nei compiti del centro giustizia minorile consente di garantire la sicurezza delle persone sottoposte a restrizioni della libertà, in collaborazione con l’amministrazione sanitaria, la tutela sia fisica che psichica mediante interventi di prevenzione, cura e riabilitazione dei minori e giovani adulti in carico alla giustizia minorile.

La cura del minore o giovane adulto tossicodipendente è un settore di intervento complesso, che coinvolge diverse figure professionali e richiede un approccio multidisciplinare.

Nell’occasione è stato, inoltre, sottoscritto un protocollo tra il centro giustizia minorile, Uiepe e Rotary club che intende promuovere, nel rispetto delle direttive del dipartimento di giustizia minorile e di comunità, progetti di inclusione e di educazione alla salute psico-fisica, finalizzati al reinserimento sociale e alla riduzione della recidiva per minori e adulti sottoposti a procedimenti e condanne penali.

I firmatari si sono impegnati, inoltre, a promuovere la sensibilizzazione della comunità locale sui temi dell’esecuzione penale esterna e della giustizia minorile, attraverso incontri e convegni partecipati dagli organi giudiziari, dagli ordini professionali, dalle università, dagli enti pubblici e del privato sociale.