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Finanziati i lavori per realizzare 36 alloggi popolari nella zona “ghetto di via Asmara”, completando in tal modo un progetto di edilizia residenziale pubblica avviato nel lontano 2006. La novità, probabilmente risolutiva di una procedura alquanto lunga e rallentata da una lunga serie di contenziosi giudiziari, conosciuta con il nome di "contratti di quartiere 2", e' stata al centro di una conferenza stampa convocata dal sindaco Giuseppe Pedà che, in tal modo, conduce in porto una pratica tra le più scottanti nella storia amministrativa della città.
L'ex "ghetto di via Asmara", che in parte è stato riqualificato con la costruzione di un immobile adibito a scuola pubblica, potrebbe dunque diventare definitivamente un incubo del passato "perchè - ha detto il primo cittadino - questi 4.000.000 di euro che abbiamo sbloccato al ministero consentono di terminare i lavori entro un anno dall'inizio".
L'incontro con i cronisti, che per la parte tecnica ha registrato la partecipazione dell'ing. Angela Nicoletta, Rup comunale, è servito dunque per illustrare un progetto politico dall'alto valore sociale che, accompagnandosi alla volontà del Comune di intervenire finalmente anche nell'altra zona degradata della città e ad altissimo radicamento della comunità ex nomade - quel quartiere Ciambra dove si pensa di intervenire con i fondi destinati alla "citta' metropolitana - sembra rappresentare una risposta finalmente razionale dopo anni di abbandono. Peda' ha spiegato che "questi alloggi sono anche pensati nel quadro di un progetto sperimentale che prevede l'autosufficienza energetica, grazie a dei generatori fotovoltaici, il tutto nel quadro di una edilizia sostenibile dal punto di vista dell'impatto ambientale".
L'ing. Nicoletta, dal canto suo, ha chiarito che "non vi sono piu' pendenti contenziosi con le ditte, e che questa ultima trance di finanziamento consente di completare un'opera la cui costruzione sara' possibile anche grazie all'accordo gia' raggiunto sulla necessaria bonifica da fare". "Un progetto di grande pregio - cosi' l'ha definito il sindaco Peda' - che e' al servizio di quei cittadini che, in base alla graduatoria che faremo, potranno finalmente abitare in case decorose".