Il borgo del Vibonese e il recupero di vitigni autoctoni grazie al lavoro delle cantine Benvenuto al centro della puntata della trasmissione in onda su Rai 3
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I riflettori di Geo si accendono nuovamente sulla Calabria. Questa volta è il Vibonese a essere protagonista della nota trasmissione di Rai Tre, che da quasi quarant’anni racconta le bellezze paesaggiste e naturalistiche d’Italia. Al centro dell’ultima puntata ci sono stati il lago Angitola e la sua oasi Wwf, il parco regionale delle Serre con il cuore pulsante a Serra San Bruno e nella sua antica Certosa, i ruderi dell’antico eremo di Sant’Elia, le bellezze culturali di Francavilla Angitola e il millenario platano di Curinga, il più vecchio d’Italia.
La troupe guidata da Peppino Vinciguerra, originario proprio di Francavilla, con i documentaristi Alessandro Patrignanelli e Gianni Efrati, ha esaltato questi luoghi, raccontando passato e presente di un angolo di Calabria che spesso sfugge ai percorsi turistici più battuti. Un viaggio anche tra gli antichi mestieri, come quello dei cestai, i costumi tradizionali e le prelibatezze della cucina locale, a cominciare dalla pasta fatta in casa, i fileja.
Particolare risalto, poi, è stato dato alla coltivazione dello zibibbo, un’uva da vino antichissima che deve il suo particolare sapore alla coltivazione in zone battute dal vento marino carico di salsedine. In particolare, Geo ha raccontato la storia di Giovanni Celeste Benvenuto e della sua cantina, famosa proprio per la produzione dello Zibibbo e per aver recuperato una tradizione che altrimenti rischiava di andare perduta. Per rivedere la puntata, clicca qui.