Il parlamentare calabrese in un video racconta lo scontro alla Camera che gli è costato espulsione e sospensione per 7 giorni. A chi considera il suo un gesto fascista risponde: «Ognuno ci vede quello che vuole»
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«Che vuol dire che Fontana (il presidente della Camera dei deputati, ndr) ha visto le immagini? Allora noi oggi dobbiamo stare attenti anche a come camminiamo perché se inciampiamo e incrociamo le gambe facciamo una X o facciamo un riferimento storico alla decima legione di Giulio Cesare».
L’espulsione del parlamentare leghista di Lamezia Terme Domenico Furgiuele, accusato di aver fatto il segno fascista della Decima (con riferimento al battaglione X Mas), è finita agli atti e pure nel novero dei provvedimenti disciplinari, con Furgiuele sospeso per sette giorni come l’altro calabrese Nico Stumpo (Pd), che ha lanciato una sedia nel corso della parentesi da saloon.
Il caso | Il deputato leghista Furgiuele espulso dall’aula della Camera dopo aver fatto il gesto della Decima Mas
Dunque il video trasmesso ieri sera nel corso di Propaganda Live, trasmissione di Diego Bianchi in onda su La7 ha, a modo suo, un valore storico e politico. Furgiuele, in due minuti, spiega perché la sua espulsione sarebbe ingiusta. Non chiede l’applicazione del Var come su un campo di calcio, ma quasi. Un passo indietro: in quel momento l’opposizione cantava Bella ciao, canto della Resistenza al nazifascismo che a Furgiuele suona come una provocazione. Uno degli intervistatori gli propone di rifare la scena: «Diciamo che io canto Bella ciao in questo momento». «A me non piace – risponde il deputato –, se poi siete 300 ti dico No con la testa, se poi sei lontano e non mi vedi ti faccio il gesto che voglio».
«Ad X Factor – dice – facevano la X per dire no, posso farlo anche io? Nella provocazione si è risposto con un gesto che non poteva essere che provocatorio: gesto prevaricante e risposta». Furgiuele mostra il gesto per un attimo ma poi frena «perché le telecamere riprendono». E a chi gli spiega che le opposizioni lo hanno interpretato come un gesto politico risponde: «Ognuno ci vede quello che vuole». Diego Bianchi in studio non si dice proprio convinto che a X Factor facciano la X per bocciare i cantanti, ma tant’è. Propaganda rilancia e improvvisa il talent show nostalgico Decima Factor, ispirato alla performance di Furgiuele, pronta per diventare un meme.