In occasione delle celebrazioni del 244esimo anniversario della fondazione del corpo, il comando provinciale di Cosenza della Guardia di Finanza ha reso noti i principali risultati raggiunti con l’attività di contrasto alla illegalità svolta nel 2017.

 

Contrasto alla criminalità organizzata e agli evasori fiscali

Nel complesso le Fiamme Gialle hanno sottratto beni al crimine organizzato per un valore pari a 32,8 milioni di euro, proponendo il sequestro di ulteriori 174,8 milioni. Denunciati all’autorità giudiziaria 22 caporali insieme ad oltre duemila braccianti agricoli fittizi. Sequestrati più di cento chili di stupefacenti. I militari hanno anche portato alla luce oltre 256 milioni di euro nascosti al fisco e diverse frodi cosiddette carosello, costruite attraverso società cartiere o fantasma, costituite esclusivamente per fatturare operazioni inesistenti. 69 gli evasori totali responsabili di aver sottratto all’erario 10,5 milioni di IVA. Nello stesso periodo sono stati emessi verbali a danno di 116 datori di lavoro per aver impiegato 392 lavoratori in nero o irregolari.

 

Importanti risultati nel campo delle frodi e contro la corruzione

Nel settore delle accise, i 30 interventi conclusi dalle Fiamme Gialle cosentine hanno portato al sequestro di oltre cinque tonnellate di prodotti energetici oggetto di frode. A questi si aggiunge un consumato in frode, ovvero i prodotti di cui si è avuta prova dell’illecita immissione in consumo, pari a oltre 14 mila tonnellate. Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il corpo riversa le proprie migliori risorse investigative, è la corruzione, campo nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, 399 persone. Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di 120 milioni di euro su un totale di valori di gare sottoposte a controllo pari a 129 milioni di euro: il che si traduce nel 93% di irregolarità nell’aggiudicazione delle gare oggetto di indagine. Alla corruzione spesso si affianca il danno all’erario: nell’ultimo anno e mezzo le Fiamme Gialle hanno individuato 149 soggetti responsabili per un danno erariale pari a 22,8 milioni di euro.

 

Ticket sanitario non versato e prestazioni sociali non dovute

Le frodi scoperte nel settore della spesa previdenziale e sanitaria si attestano a oltre 10,7 milioni di euro. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 2.453, con l’esecuzione di oltre 1.000 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica. Proseguendo in ambito sanitario, ci sono poi i furbetti del ticket, settore nel quale i controlli mirati hanno consentito di individuare sacche di irregolarità nel 93% dei casi: in pratica, ogni 10 persone controllate, almeno 9 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto. Altro comparto particolarmente a rischio è quello delle assistenze. I controlli svolti in tale ambito dalla Guardia di Finanza mirano ad evitare che si benefici di prestazioni sociali senza averne diritto, a danno dei più bisognosi. I risultati ottenuti sono significativi: il 44% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.

 

Il mercato del falso

Anche la contraffazione fa male al Paese perché danneggia il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo. Oltre 15 milioni di articoli irregolari sequestrati dalle Fiamme Gialle cosentine. Inoltre, dal primo gennaio 2017 sono stati banconote, monete, titoli, certificati e valori bollati falsi per un valore complessivo di 191 mila euro. Denunciate cinque persone.

 

Sostegno alle persone in difficoltà

Anche con l’ausilio delle unità di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza sono stati effettuati 24 interventi in montagna per prestare aiuto a persone in difficoltà. Recuperate anche sette salme.