L’allenatore di fama mondiale protagonista dell’iniziativa organizzata dalla Città metropolitana e ospitata dall’Università. Il sindaco Falcomatà: «Per tutti noi un momento importante»
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«Provarci». Sempre. È il concetto attorno al quale si è concentrato il primo degli interventi di Fabio Capello – allenatore di fama mondiale che non ha bisogno di grandi presentazioni, ma anche profondo conoscitore del gioco del calcio -, intervenendo al secondo appuntamento de “Il Calcio è Arte”, promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con il Comune e con la World Football Collection, tenutosi questa mattina nell’aula magna “Quistelli” dell’Università Mediterranea. Un incontro servito anche ad esplorare la dimensione estetica, strategica e culturale dello sport più amato al mondo.
«Per noi è un altro momento importante, un’altra occasione importante per la città e per i nostri studenti universitari – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà -. Ringrazio il magnifico rettore che oggi ospita all’interno dell’università Mediterranea quest’incontro che ci consente di approfondire le tematiche dell’importanza della leadership, della gestione di un gruppo, dell’importanza cioè di arrivare a un risultato attraverso la gestione del collettivo, attraverso la gestione delle individualità, senza soffocare naturalmente le personalità spiccate che ci possono essere all’interno di un gruppo, ma allo stesso tempo senza trasformarle in individualismi che poi non consentono di arrivare ai risultati».
Da parte sua il rettore Giuseppe Zimbalatti si è detto entusiasta di ospitiamo l’evento e molto ben volentieri di ospitare queste leggende dello sport italiano, «leggende viventi che riusciranno a trasmettere i sani valori dello sport che oggi è coniugato anche in arte nell’evento odierno alla nostra comunità studentesca che, in questi ultimi periodi, si è arricchita di una componente fondamentale, particolarmente legata agli eventi di oggi e di mercoledì, e allo sport».
Il riferimento è agli studenti di Scienze motorie, ai quali proprio Fabio Capello dà una dritta: «Soprattutto di capire come funziona il corpo e di essere sempre molto attenti a quello che succede quando gestisci le persone, soprattutto. Credo che come tutti quanti si cominci da giovani e con i giovani bisogna riuscire a fargli capire come possono migliorare e cosa devono fare. Io ho avuto la fortuna di allenare cinque anni le giovanili e quindi ho capito cosa serve per farli crescere. Tanti hanno delle ambizioni e quindi devi stare molto attento proprio a queste cose, e qualche volta qualcuno esagera e qualche volta qualcuno ha bisogno di una spinta».
A mister Capello si chiede di spiegare qual è il segreto che gli ha permesso di trasformare il gioco di una squadra di calcio in arte, e lui non si sottrae con la semplicità: «Il calcio non è un gioco individuale, è un gioco di squadra, quindi devi riuscire a creare un’armonia, l’intensità, un mondo di pensare che coinvolga tutti quanti». Continua a leggere su Il Reggino