Grande partecipazione a Crotone per la posa della statua di Hera Lacinia realizzata da Antonio Affidato. Un simbolo della città che si rituffa nel passato glorioso per guardare al futuro.

«È la traduzione del pensiero di Peppino Impastato: attraverso la bellezza si sconfiggono le mafie, e questa statua, a memoria e riproposizione della bellezza di questa città, è presidio di legalità». Questo il messaggio a firma di Pino Aprile, saggista ed intellettuale che, assieme a tantissime altre autorità e, soprattutto, a tantissima gente festante, ha dato il bentornato ad Hera Lacinia sul lungomare di Crotone, prospiciente i resti del tempio, nato più di duemila anni fa a suo nome, a Capocolonna.
Si è tenuta infatti ieri sera, in piazza Berlinguer, la cerimonia di inaugurazione della statua in bronzo di Hera sul Lacinio, una delle figure più emblematiche della mitologia greca, simbolo della città e della sua storia. E le migliaia di crotonesi e calabresi hanno partecipato con calore così come le tante autorità accolte dal sindaco e dalla famiglia Affidato che vede in Antonio, l’autore della scultura, emozionato quanto con le idee chiarissime: «Oggi non celebriamo una statua ed Hera, oggi celebriamo l’orgoglio e la bellezza del popolo crotonese e calabrese che ringrazio per questo affetto che dimostra quanto tenga alle proprie origini».

Parole di emozione negli istanti immediatamente successivi alla scoperta del monumento, commissionato e finanziato dal Comune di Crotone, con cui l’autore, Antonio Affidato, ha confermato con quest’opera la sua capacità di trasmettere significati profondi attraverso l’arte e che dal palchetto da cui hanno salutato anche le altre autorità presenti ha voluto sottolineare la voglia di riscatto dei crotonesi: «Ci potranno continuare a togliere lavoro e prospettive, ci potranno continuare a mettere alle ultime posizioni in classifica, ma non ci potranno mai togliere la bellezza di ieri e di oggi», ha sottolineato lo scultore autore anche di Ara Avis con cui aveva iniziato anni fa la rivisitazione dei miti classici.

La cerimonia, aperta anche da una suggestiva esibizione de “Le Krotoniadi” della scuola di Danza Olimpia, alla quale con il sindaco Vincenzo Voce, il vice sindaco Sandro Cretella, il vice presidente della Provincia di Crotone, Fabio Manica, la soprintendente Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro, Stefania Argenti, appunto lo scrittore Pino Aprile ed il maestro Antonio Affidato hanno partecipato autorità civili e militari tra i quali il Procuratore crotonese Domenico Guarascio, quello di Napoli Nicola Gratteri, Questore, Comandante dei Carabinieri e tantissimi altri anche tra sindaci del territorio e rappresentanti delle associazioni di categoria regionali e provinciali.

Ma soprattutto tantissimi cittadini che hanno creato un’atmosfera suggestiva, facendo sponda alle parole del sindaco Vincenzo Voce nel richiamare l’attenzione sul valore della bellezza e sull’importanza di investire nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città.
La statua di Hera Lacinia si erge come un tributo alla tradizione culturale che ha caratterizzato il territorio nel corso dei secoli, invece le parole scelte dalla Sovrintendente all’archeologia, paesaggio e belle arti di Crotone e Catanzaro. Così, questo nuovo monumento non solo celebra la figura mitologica di Hera, ma rappresenta anche un segno tangibile dell’impegno dell’amministrazione comunale a favore della bellezza, della cultura e del miglioramento dell’identità cittadina, quelle del Vice Presidente della Provincia.

«L’inaugurazione di questa statua è un altro passo importante per la città – ha rivendicato anche il vice sindaco Sandro Cretella – l’amministrazione continua a investire in cultura come strumento di crescita, dialogo e valorizzazione del nostro territorio». E se da parte di tutti, a partire dai patron del Premio Letterario Caccuri, si è condiviso come L’arte è un linguaggio universale che ci unisce e rende orgogliosi delle radici, il procuratore Gratteri ha voluto ringraziare l’invito della famiglia Affidato che gli da l’opportunità di «condividere la scelta di migliaia di crotonesi che hanno scelto di partecipare ad un momento di crescita e rinascita».

Forte ovviamente l’emozione e l’impegno tangibile di papà Michele Affidato e dell’intera famiglia dell’atelier crotonese, da sempre impegnato in tanti appuntamenti culturali e religiosi di livello nazionale ed internazionale e che, oggi, può godersi un momento storico nella propria città. Questa statua diventa così un punto di riferimento che arricchisce la città di Pitagora e che potrà dare ulteriori spazi e prospettive di condivisione culturale e sociale.