È stato siglato tra il dipartimento Giustizia minorile e Azienda sanitaria. Soddisfatti i promotori: «Finora queste persone venivano abbandonate. Ora per loro è previsto un percorso di recupero»
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Siglato un protocollo d'intesa fra il dipartimento Giustizia minorile e di comunità - Ministero della Giustizia, Ufficio locale di esecuzione penale esterna di Cosenza e Azienda sanitaria provinciale - dipartimento di Salute mentale e dipendenze di Cosenza per la presa in carico, con percorsi di recupero e riabilitazione, e la gestione congiunta delle persone condannate per i reati violenti contro le donne e violenza domestica ricadenti nel cosiddetto "Codice rosso".
Il protocollo è stato siglato nella sede del Centro salute mentale di Cosenza alla presenza di Luigina Volpentesta, direttore Uoc Cosenza-Savuto-San Giovanni; Marianna Ardillo, direttore Dipartimento Dsm - Cosenza; Martino Rizzo, direttore sanitario Asp Cosenza; Antonio Antonuccio, direttore Uepe Cosenza - Ufficio esecuzione penale esterna. Erano, inoltre, presenti fra gli altri il magistrato di sorveglianza Francesca Marrazzo; Ornella Nucci, presidente Ordine avvocati di Cosenza e Maria Teresa De Marco, assessore alle Politiche della salute del Comune di Cosenza.
«Questo protocollo con l'Uepe Cosenza - afferma Volpentesta - è un punto di arrivo che permette di dare risposte terapeutiche e viene incontro anche alla magistratura alla quale fornisce soluzioni. Finora gli autori di violenze sulle donne venivano abbandonati, ora, oltre alla vittima, è previsto un percorso anche per chi commette il reato».