Il 20 agosto 2018 un’ondata di piena improvvisa travolse due gruppi di turisti che stavano affrontando l'escursione nel canyon. Morirono in dieci: nove turisti e una guida
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La comunità di Civita non dimentica. Venerdì 20 agosto, a tre anni dall’immane tragedia del Raganello in cui morirono dieci persone, nove escursionisti e una guida, travolte nel torrente Raganello da un’onda di piena anomala, mai avvenuta, o se avvenuta non a memoria d’uomo, tutta la comunità civitese, l’amministrazione comunale e la Parrocchia “Santa Maria Assunta si riuniranno in preghiera davanti all’Altare della misericordia divina per innalzare una sentita preghiera per le 10 persone decedute quel nefasto giorno. Una “preghiera” per esprimere, ancora una volta, cordoglio, vicinanza e solidarietà alle vittime e a tutte le loro famiglie. La cerimonia si terrà presso la Chiesa Parrocchiale “Santa Maria Assunta”, con inizio alle ore 9. Sarà officiata dal parroco, Padre Remo: «Sarà una preghiera – ha spiegato il parroco - accorata di tutta la comunità cristiana, che invocherà il Dio della vita, perché trasformi in eternità l’amore e i sogni dei nostri fratelli e sorelle scomparsi, e conforti tutte quelle famiglie che hanno subito una perdita cosi grave».
«Civita non dimentica»
«La comunità di Civita non dimentica. A tre anni da quel nefasto giorno, incancellabile nella memoria della comunità di Civita, l’amministrazione comunale, la comunità parrocchiale e l’intera popolazione vogliono ricordare chi quel giorno perse la vita lasciando i propri cari nel dolore più atroce. Mi duole constatare, però, - ha dichiarato il sindaco di Civita, Alessandro Tocci - che la tragedia del Raganello e tutto ciò che ne è conseguito sia stata dimenticato dalle Istituzioni preposte, quelle stesse Istituzioni che nei giorni immediatamente successivi vennero a Civita rilasciando dichiarazioni improvvide e facendo promesse che a tutt’oggi non sono state mantenute. Noi continuiamo a ricordare e a testimoniare la nostra vicinanza ai familiari delle dieci vittime di quel terribile lunedì pomeriggio».