Lavori in corso hanno impedito le consuete commemorazioni tanto nella Capitale quanto nel comune del Reggino, dove si è tenuto solo un momento di raccoglimento con la deposizione di una corona di alloro
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L’Italia era occupata dai nazisti. La guerra,dunque, non era ancora davvero finita.
Il 3 marzo 1944, davanti alla caserma di viale Giulio Cesare, si svolgeva una protesta accorata di tante donne i cui mariti, figli, fratelli erano stati arrestati dalla Gestapo alcuni giorni prima, per poi essere condotti nei campi di lavoro forzato in Germania.
Tra quelle donne c'era la calabrese, originaria di Cittanova nel Reggino, Teresa Gullace Talotta che, sfidando il divieto di avvicinarsi al marito e la tracotanza di un'ingiustizia, fu uccisa. Non aveva ancora compiuto 37 anni. Era al settimo mese della sesta gravidanza quando per mano nazista cadde esanime davanti alla caserma dell’81º reggimento di fanteria.
Madre di cinque figli e di uno in arrivo, divenne emblema della resistenza civile romana, consacrata all'Italia tutta anche dal cinema, complice anche il capolavoro del Neorealismo italiano quale fu il film “Roma città aperta”, che Roberto Rossellini girò nel 1945, e il personaggio di Sora Pina interpretata dall’indimenticata Anna Magnani
. Nel 1977 Teresa Gullace fu insignita della Medaglia d’oro al merito civile alla Memoria.Oggi una targa, posta dall’Udi nell’ottobre del 1945, ricorda quella drammatica giornata. In questo 81° anniversario, alcuna commemorazione ha avuto luogo a Roma alla presenza dei familiari, per via dei ponteggi allestiti davanti alla facciata del palazzo dove è apposta la targa.
Anche a Cittanova, nel Reggino, essendo la villa comunale Carlo Ruggero in questo momento un'area di cantiere chiusa al pubblico, la commemorazione, molto più sobria e raccolta, ha avuto luogo sotto la casa natia, dove è apposta una targa, piuttosto che dinanzi al busto in bronzo di Giuseppe Guerrisi all'interno della Villa. Continua a leggere su IlReggino.it