“Michele Galimi non merita gli attacchi di razzista che in questi giorni si leggono sui social. Conosciamo il suo impegno storico in favore dei deboli ed emarginati. Sappiamo le volte che è stato al nostro fianco sostenendoci in tutte quelle battaglie di progresso e di civiltà che hanno riguardato tanti svantaggiati. Ha pagato di tasca propria tutte le spese per i vari viaggi romani e regionali per essere protagonista in incontri utili all’approvazione di leggi in favore dei disabili e delle loro famiglie. Michele è un uomo generoso, libero, sicuro riferimento degli ultimi".

 

Siamo a Cinquefrondi e a parlare è Simona Coluccio, Presidente dell’associazione “Comma 3”. Sulla stessa frequenza si colloca Vito Crea Presidente dell’associazione ADDA. Michele Galimi, invece, è il segretario del circolo PD di Cinquefrondi, storico dirigente della sinistra nonché ex sindaco di Cinquefrondi. La polemica sorge intorno ad un manifesto del PD che criticava la scelta dell’amministrazione comunale guidata invece dal Sindaco, Michele Conia di aderire ad un progetto SPRAR, uno dei protocolli di accoglienza dei migranti.

 

Il contesto politico è uno dei tanti, forse troppi, nei quali si trovano uno contro l’altro dirigenti e amministratori provenienti dalla galassia della storia della sinistra o del centro sinistra, insomma, una delle tante diaspore sorte intorno alla nascita del PD. Ma torniamo al punto. L’amministrazione decide di varare a Cinquefrondi un progetto SPRAR di accoglienza, progetti di gran lunga preferiti dalla sinistra rispetto ai progetti CAS, ovvero, quelli che vedono i migranti essere allocati in alberghi e strutture di privati che troppo spesso più che fare il bene degli accolti fanno il bene delle tasche dei proprietari delle strutture messe a disposizione dell’accoglienza. Il manifesto del PD di Cinquefrondi contesta però il metodo e le scelte dell’amministrazione guidata da Michele Conia, sostanzialmente lo accusa di aver sbagliato metodo e approccio alla questione. Sarà stato per il fatto che la polemica locale avrà avuto la meglio sulla questione di merito, come spesso accade nei comuni, sarà stato che la contrapposizione in qualche modo ha abbassato il livello del confronto tra le parti, fatto sta che è partito il teatrino degli equivoci, soprattutto intorno ad alcune frasi contenute nel manifesto.

 

Un nostro cronista, bravo ma, soprattutto, sensibile ai temi dei migranti, come il nostro Angelo De Luca, con il suo pezzo , “Il Pd di Casapound e Salvini”, ha contribuito, suo malgrado, ad arroventare il clima politico di Cinquefrondi, scatenando l’indignazione e la protesta di militanti e organizzazioni vicine al circolo Pd della cittadina della Piana e a Michele Galimi.

 

A rendere incandescente la discussione anche la testata on-line Ciavula.it diretta dal collega Giovanni Maiolo, la quale manda in rete un pezzo dal titolo, “Secondo Lacnews24.it il Pd di Cinquefrondi è il Pd di Casa Pound e Salvini”. Titolo onestamente un po’ forzato, anche perché, Giovanni Maiolo, più volte ospite della nostra testata in alcune trasmissioni televisive conosce bene la nostra posizione in merito al tema dei migranti per non comprendere che, a LaC e Lacnews24, i nostri cronisti hanno innanzitutto libertà di esprimere le loro opinioni in merito alle vicende che si verifichino sul territorio Calabrese e che, tali posizioni, non sempre debbono coincidere con la linea editoriale. Ciò, perché noi non siamo assertori della libertà di stampa a chiacchiera ma, siamo convinti che, la libertà di stampa di qualsiasi testata, passa innanzitutto attraverso l’espressione del pluralismo politico e culturale dei suoi giornalisti. Ma torniamo al “caso PD” di Cinquefrondi.

 

C’è da ritenere che la ferma presa di posizione del circolo del PD dovrebbe sgombrare ogni equivoco, nella nota, infatti, il circolo afferma che: “Siamo più che mai convinti che la sensibilizzazione per questi temi cari al PD, avrebbe saputo dare spunti e stimoli per un’attenzione speciale ed una maturazione concertata di scelte, - si afferma nella nota - sicuramente migliori di quelle che l’attuale Amministrazione sta facendo e per le quali, rimane il nostro LIBERO DIRITTO DI CRITICA. Tanto allo scopo di chiarire la nostra posizione a favore dei PROGETTI SPRAR, -prosegue la nota - che può benissimo convivere con un sano diritto di critica, sancito dalla nostra Costituzione e che qualcuno non accetta, ed allo scopo di mettere a tacere tutte le polemiche fuorvianti che, i soli settari, ad arte, stanno montand”.

 

Non ha fatto mancare la sua voce il capogruppo del PD al Consiglio Regionale, Sebi Romeo, il quale sembra voler chiudere la polemica, rispondendo ad una lettera aperta del direttore di Ciavula.it, Giovanni Maiolo, “ritengo, possa risultare utile quanto necessario un dibattito pubblico nel quale il sindaco Conia, il segretario del Partito Democratico di Cinquefrondi, e chiunque altro lo vorrà, -scrive Romeo- potranno esprimersi sulle polemiche nate in questi giorni, ricercando un punto avanzato di unità al servizio del paese e, più in generale, delle politiche a favore dei migranti. - Poi Romeo invita espressamente il direttore di Ciavula.it a coordinare il dibattito. Ritengo l’occasione – prosegue infine Romeo- possa trasformarsi in un momento di alto confronto nella chiarezza e dare un contributo fattivo e funzionale agli obiettivi che noi tutti condividiamo. Sono sicuro che le storie di tutti i soggetti coinvolti non faticheranno ad incontrarsi ed a quel punto lei, e molto più modestamente io, avremo fatto una buona pratica politica. (mopas)