L'abusivismo commerciale rimane una piaga da contrastare a Catanzaro poiché i venditori mantengono i prodotti ortofrutticoli ad ogni angolo di strada ed alla mercé del traffico autoveicolare contravvenendo a ogni forma di sicurezza degli alimenti. Basti pensare che solo nel 2015 a Catanzaro sono stati prodotte ben 19 informative alla Procura della Repubblica in relazione alla cattiva esposizione dell’ortofrutta. Il dato è emerso nel corso della presentazione dei dati relativi all'attività svolta nel 2016 dall'unità operativa di Igiene degli alimenti e della nutrizione del dipartimento di prevenzione dell'Asp di Catanzaro, che opera nei tre distretti di Lamezia Terme, Catanzaro e Soverato. A illustrate le azioni portate avanti dal Sian è stato il Direttore del servizio, Francesco Faragò, alla presenza del direttore generale dell'Asp, Giuseppe Perri e del direttore del dipartimento di prevenzione, Giuseppe De Vito.

 

Il Sian, che si avvale del lavoro di 7 medici, 15 tecnici della prevenzione, 1 dietista e 3 amministrativi, nel 2016 ha effettuato 473 ispezioni in auto-attivazione e 631 controlli in relazione a segnalazioni certificate inizio attività (Scia), che hanno portato ad emettere 386 provvedimenti amministrativi (imposizioni, proposte di chiusura, sanzioni amministrative) e 19 atti di polizia giudiziaria. Sono state inoltre effettuate 39 ispezioni su segnalazione, che hanno portato a 25 provvedimenti amministrativi e 4 atti di polizia giudiziaria. I tecnici del Sian hanno inoltre provveduto a prelevare 323 campioni di alimenti e 90 campioni totali di acqua minerale, elevando 3 provvedimenti amministrativi.

 

“I controlli dell'acqua destinata al controllo umano – ha spiegato il dott. Faragò – hanno registrato nel corso degli anni un miglioramento progressivo che ha portato al raggiungimento di uno standard qualitativo relativamente elevato. Per quanto riguarda gli alimenti, il numero di campioni prelevati nel corso del 2016 è stato superiore a quanto previsto dalla programmazione regionale, contribuendo positivamente al raggiungimento del risultato della Calabria in termini di Lea. Sulla campionatura di frutta e ortaggi siamo riusciti a realizzare un programma più vistoso rispetto a quanto richiesto dalla Regione, senza registrare prodotti non conformi: in nessuno dei prodotti campionati, infatti, sono stati riscontrati livelli di residui di fitosanitari fuori norma (il 46,9% di frutta e 68% di ortaggi ne son privi completamente)”.

 

Per quanto riguarda il settore dell'acqua destinata al consumo umano: 2 sono stati i giudizi di potabilità su sorgenti/pozzi, 29 i controlli igienico-sanitari sugli acquedotti e 3.433 le campionature di acqua destinata al consumo umano, che hanno portato a formulare 244 imposizioni per non conformità analitiche o strutturali. Infine sono state effettuate 2.441 valutazioni igienico-sanitarie dell'idoneità dell'acqua destinata al consumo umano.

 

l.c.