Gli occhi del Paese si sono rivolti tutti a Crotone che ha ospitato la maxidiretta condotta da Amadeus. «Venite in questa regione, visitatela, è meravigliosa»
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Nel nuovo anno battezzato da Amadeus in smoking di velluto rosa, l’Italia, collegata di televisore in televisore (nonostante il progresso restiamo sempre il Paese in cui vince chi ha stretto in mano il suo telecomando), ha festeggiato in diretta Rai con lo sguardo volto verso Crotone, chiamata spesso la “Cenerentola” delle classifiche, che a mezzanotte non ha perso la scarpetta ma ha stappato lo spumante.
Il presentatore, al ritmo delle undici note del jingle calibrato sull’iconica canzone di Lucio Dalla “L’anno che verrà”, ha elogiato la Calabria a più riprese («venite qui, visitatela è meravigliosa») aprendo uno squarcio, quasi uno Stargate, capace di riunire in prime time, due parti del Paese spesso così distanti da apparire quasi straniere.
Rino Gaetano infiamma la folla
La musica di Rino Gaetano, come un inno sacro, ha riempito ogni angolo di Crotone, della Calabria e dell’Italia, unita in una sola voce che ne ha contenute milioni. Ognuno ha acciuffato una strofa della canzone più famosa dell’artista calabrese, facendola propria, identificandosi con chi ama l’amore, chi i sogni di gloria, chi suda, chi lotta, chi mangia una volta, e urlandola contro il Cielo come in una preghiera.
La mezzanotte è arrivata come da copione, il conto alla rovescia s’è gridato in coro dai dieci secondi in giù, come a salutare l’Apollo in partenza per la Luna. Il presidente Mattarella ha parlato agli italiani prima del cenone ricordando la gente di Cutro e la loro composta pietà dopo la tragedia dello scorso 26 febbraio. I cantanti, impellicciati, sul palco di piazza Pitagora si sono esibiti mentre sulle tavole imbandite fumava lo zampone e si ingollava spumante e il cielo si è riempito di stelle artificiali che brillavano dai balconi. Tutto come sempre. Ma qualcosa, in realtà, è cambiato e il cielo del nuovo anno non solo è apparso più blu, ma anche più a Sud.
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Il cast della serata
La folla, ripresa dall’alto, ha ballato nella piazza crotonese al ritmo di musica, tra lo scorrere delle cartoline-video sulla Calabria (dal Pollino allo Stretto) presentate da Roberta Morise. Sul palco si sono avvicendati la hit-girl Annalisa (che per poco non faceva saltare il count-down del nuovo anno), il duo Paola e Chiara rispolverato dall’ultimo Sanremo, le ugole de Il Volo, Sangiovanni, l’inossidabile Romina Power in coppia col figlio Yari e I Cugini di Campagna. Classici come le lenticchie a mezzanotte, sono arrivati i Ricchi e Poveri in staffetta con i The Kolors (come dimenticare lo spaccaorecchie “Questa non è Ibiza”), Cristiano Malgioglio (in rosso cardinalizio), Dargen D’Amico (con occhiali scuri d’ordinanza), Maninni e gli Autogol fino al grandissimo Nino Frassica.
Le luci sulla città
Insomma il neonato 2024 è partito con un piede a Sud di un Sud sempre trascurato, spiegazzato, l’invitato timido fatto accomodare vicino all’uscita per non disturbare, raramente preso per mano e portato al centro della scena. Forse un concerto non basterà a risollevarlo, ma è sempre meglio tenere le luci accese quando si ha paura. Vale per i bambini e anche per una regione intera. Così è stato per questo Capodanno, in cui il futuro è cominciato in Calabria. Forse è questa la novità.