CATANZARO - Hanno raggiunto Catanzaro in massa per essere ascoltati dal governo regionale, a cui imputano di aver disatteso una legge che impone il loro passaggio a Fincalabra, la finanziaria che detiene il capitale della loro società, messa in liquidazione. Il 19 marzo scorso i dipendenti di Calabria IT, società "in house" della Regione Calabria hanno ricevuto una lettera di licenziamento. Hanno perso il posto di lavoro, ma sono le modalità  seguite dal liquidatore a suonare come una beffa e far bruciare di più la ferita. «Le lettere - spiega uno dei lavoratori, in rappresentanza della Rsa - ci sono state spedite il 19 marzo, ma portano la data del 10 gennaio. Questo significa che la nostra sorte era già stata decisa e che tutte le riunioni e gli incontri che abbiamo avuto in quel periodo di tempo con la dirigenza ed i livelli politici erano una beffa. Ci hanno letteralmente presi in giro». I cittadini, incuriositi dalla presenza dei manifestanti si avvicinano, chiedono spiegazioni sul perché della protesta, stringono le mani dei lavoratori, li incoraggiano ed esprimono la loro solidarietà. «Noi - spiega una lavoratrice - chiediamo il rispetto della legge regionale. Nulla di più. L'atteggiamento di Fincalabra è sconcertante, incomprensibile. Rifiutano di applicare la legge e la politica non interviene. Questi signori fanno campagna elettorale ma qualcuno dovrebbe rinfacciare loro certi atteggiamenti. Siamo qui per una protesta pacifica, ma è certo che questa politica non merita il nostro consenso ne' quello degli altri cittadini. Siamo pronti- aggiunge - a restituire i certificati elettorali e invitiamo tutti a fare altrettanto».