È nata una stella! Nel tour calabrese per la presentazione dei cortometraggi sociali sui temi più caldi dell’attuale periodo storico, brilla la stella del giovane Bila Chahidou, il ragazzo del Benin, poco più che ventenne, scampato per due volte alla morte, nel deserto prima e nel naufragio di suo gommone dopo.

Bila attualmente è ospite della casa Sant’Antonio di Castiglione Cosentino. Da quando LaC ha raccontato la sua storia, il ragazzo viene sempre più spesso chiamato a parlare di sé e del dramma dei naufraghi del Mediterraneo. Ora è protagonista di un cortometraggio sul razzismo, per la regia di Andrea Laratta, che con altri corti sui temi sociali più scottanti, viene presentato negli Istituti di Istruzione superiore della Calabria. Da Crotone, a Cosenza, Decollatura, San Giovanni in Fiore, il tour pone al centro i giovani protagonisti dei corti (Salvatore Audia, Rosanna Pupo, Alessandro Massimilla, Alfredo Federico e altri, guidati dal regista Andrea Laratta) in un confronto franco e aperto con tanti studenti calabresi sui temi legati al razzismo, all’indifferenza, alla fuga dalla Calabria, alla forza delle donne.

Un’ovazione per Bila, ieri all’Istituto d’istruzione superiore Nitti-Da Vinci di Cosenza, dove davanti a circa 150 studenti, ai docenti, e accolti dal dirigente scolastico Damiano De Paola, Bila e gli altri ragazzi hanno raccontato sé stessi al centro di una società sempre più confusa e spaventata. I lavori, durati circa due ore, sono stati coordinati da Franco Laratta, giornalista e scrittore, autore per LaC, che ha scritto i testi dei cortometraggi, e ha risposto insieme ai ragazzi, alle tantissime domande degli studenti di un Istituto modello, che ha puntato molto sul sociale, con laboratori all’avanguardia e un’attenzione nuova e particolare al mondo dei giovani.

Bila, che frequenta l’istituto, ha ricevuto una lunga ovazione quando ha invitato tutti ad essere amici e fratelli in una società che purtroppo appare sempre più lacerata e in crisi. Bila ha toccato la sensibilità dei ragazzi parlando della tragica fine di tantissimi giovani nel cuore del Mediterraneo, nella speranza di "fuggire dall’inferno". Gli studenti del Nitti-Da Vinci hanno insistito molto sul tema della fuga dalla Calabria, sui giovani che studiano e cercano lavoro al Nord.

La scorsa settimana, nel corso della presentazione dei cortometraggi alla Dimora storica di Cosenza, l’arcivescovo di Cosenza, Giovanni Checchinato, ha accolto Bila con un forte e sincero abbraccio, per poi invitare tutti ad accogliere questi ragazzi che vengono in Europa in cerca del futuro che la loro terra ha negato.