VIDEO | Il fondatore di Comunità Progetto Sud Cnca, ha pubblicato sul tema una clip su Facebook con una sua considerazione sulla riforma, tutt’altro che positiva
Tutti gli articoli di Attualità
Continuano le prese di posizione della Chiesa cattolica contro la legge sull’autonomia differenziata. Oggi don Giacomo Panizza, fondatore di Comunità Progetto Sud Cnca, ha pubblicato sul tema un video su Facebook con una sua riflessione sulla riforma, tutt’altro che positiva.
La legge, dice don Giacomo «serve ad una parte del Paese per legittimare e consolidare le disuguaglianze già costruite ed esistenti per cristallizzarle definitivamente [...] vista da Sud questa è una legge che fa sviluppare diritti e doveri della gente, ma non di tutta la gente, gli ultimi restano gli ultimi e verranno aiutati se qualche soldo avanza». Don Panizza dice di non essere contrario in linea teorica all’autonomia ma «bisogna che i territori divengano più capaci di autonomia, tutti quanti i territori. È una visione più civile, più matura, e prevista dalla Costituzione».
La campagna di LaC | Autonomia differenziata, l’attacco (fallito) alla Chiesa. Il vescovo calabrese di Napoli ribadisce il No: «Un progetto politico perverso»
Poi il passaggio più delicato quando il sacerdote afferma che questo compito individuato 70 anni fa dalla nostra Costituzione non spetta solo ai governi, ma anche alla società organizzata, al terzo settore «come noi che dobbiamo essere più capaci, più solidali, più politicizzati».
In effetti attraverso il video don Giacomo Panizza annuncia la sua firma alla petizione finalizzata al referendum abrogativo della legge. A corredo delle immagini un breve testo della Cnca in cui si legge che “Il Cnca, presente nel comitato promotore, invita tutti i cittadini, e in particolare i propri aderenti, a firmare per il referendum. Inoltre, la Federazione chiede a tutte le organizzazioni socie di attivarsi per sensibilizzare i cittadini sulle ragioni del referendum e favorire la raccolta delle firme, anche attraverso l’allestimento di banchetti ad hoc, da sole o insieme ad altre realtà del Cnca e/o del comitato promotore presenti nel proprio territorio”