VIDEO | L'autista del giudice Paolo Borsellino ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di LaC nel corso del Memorial day che si sta svolgendo a Palermo a 30 anni dalla serie di attentati di mafia che si verificarono in Sicilia
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«Tornare in questo luogo è sempre un’emozione forte, anche perché quando mi trovo qui da solo riesco a trovare la mia serenità… riesco a riconciliarmi con loro». Sono le parole di Antonio Vullo, l’unico agente sopravvissuto alla strage di Via D’Amelio, che visibilmente emozionato ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di LaC nel corso del Memorial day che si sta svolgendo a Palermo a 30 anni dalla serie di attentati di mafia che si verificarono in Sicilia. «Invece quando mi ritrovo circondato di persone - continua Vullo -, esce fuori il superstite ed è una cosa che mi affligge tantissimo, tutto ciò resta molto difficile da accettare»
Il 19 luglio 1992 morirono il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. L’autista del giudice riuscì a salvarsi perché nel momento in cui il magistrato antimafia e la scorta scesero dall’auto per andare a citofonare alla madre, proprio quando la fiat 127 imbottita di tritolo esplose, lui era andato a parcheggiare la macchina.