Prevenzione e supporto: sono queste le due direttrici su cui si muove Oncomed, l’associazione che a Cosenza da cinque anni è una presenza quotidiana a fianco di chi lotta contro il cancro. Di questa realtà si è parlato oggi a Dentro la Notizia, la striscia di informazione di LaC News24 condotta da Pier Paolo Cambareri, che per l’occasione ha avuto ospite in studio Francesca Caruso, fondatrice e presidente di Oncomed.

«Io sarò contenta quando la nostra associazione chiuderà, perché vorrà dire che non ci sarà più bisogno di noi», ha detto, evidenziando come il numero di persone che si rivolgono all’associazione sia in costante crescita. Così come aumentano i giovani che troppo presto si trovano ad avere a che fare con l’oncologia. Una realtà quella di Oncomed nata da un’esperienza personale, quando la stessa Francesca si è trovata a lottare in prima persona contro un tumore: «Ho scelto di curarmi in Calabria – ha raccontato ai microfoni di LaC -, e mi sono resa conto quanto sia difficile qui fare prevenzione e quanto sia terribile il percorso che il paziente si trova ad affrontare. Così è nata l’idea di creare una sorta di casa in cui fare screening gratuitamente e in cui trovare sempre un sorriso. Ne parlai con il mio oncologo, il dottor Caputo, ed eccoci qui. Lui oggi è anche il vicepresidente dell’associazione».

Oncomed parte così nel 2019, con quattro medici volontari pronti a offrire la loro professionalità a chi ha bisogno. Oggi i medici a disposizione sono diventati 20, e 16 le specialistiche. «Per visite ed esami diamo precedenza a chi ha difficoltà economiche. Il che non vuol dire per forza essere indigenti, ci sono tante persone che spesso devono scegliere se curarsi o mandare il figlio all’università. Anche a loro ci rivolgiamo. E poi ci sono pure le giornate di prevenzione in cui apriamo a tutti», spiega la presidente Caruso. «Inizialmente alcuni sono diffidenti perché pensano che un servizio gratuito non possa essere anche di qualità. Poi però si ricredono subito, del resto i nostri medici sono dei grandi professionisti e hanno molta esperienza, ci sono anche primari ed ex primari). Sono degli angeli, nonostante gli impegni negli ospedali o nei loro studi, trovano sempre il tempo per venire da noi».

Le difficoltà per mandare avanti l’associazione non sono poche, sottolinea la presidente. «Finora non abbiamo mai ricevuto finanziamenti pubblici, siamo partiti di tasca nostra e con l’aiuto di tante persone che ci hanno sostenuti anche solo donando arredi o un quadro. I macchinari li abbiamo acquistati grazie a donazioni, ai nostri eventi benefici e poi speriamo sempre nel 5 per mille».

Oncomed è presente non solo nella sua sede nel centro di Cosenza, ma pure all’ospedale Mariano Santo con un desk di accoglienza e orientamento nel reparto di Oncologia: «Ci occupiamo di prendere per mano i pazienti e accompagnarli passo passo nel suo percorso. Li supportiamo nelle lunghe ore che trascorrono seduti sulle poltrone a fare la chemio, ma ci siamo anche per i loro familiari. Per loro ci sono dei laboratori e una piccola biblioteca che abbiamo creato di recente». Già, c’è anche l’attenzione verso i parenti di chi lotta contro il cancro, perché «non si ammala solo una persona, ma tutta la famiglia». Per questo, Oncomed ha anche aperto uno sportello di psico-oncologia rivolto a pazienti, familiari e soprattutto a ragazzi adolescenti che abbiano dei casi di tumore in casa.

Un’esperienza quella di Oncomed che meriterebbe di essere replicata anche altrove, ha sottolineato Pier Paolo Cambareri nel corso della puntata. «In Calabria spesso è difficile fare rete – ha spiegato Francesca Caruso -, ognuno coltiva il proprio orticello ed è sbagliatissimo. Nell’ultimo anno abbiamo avuto piccole collaborazioni con altre associazioni e abbiamo creato cose bellissime. Attualmente possiamo anticiparvi che stiamo lavorando per creare realtà simili alla nostra anche in altre aree della Calabria».

È possibile rivedere l’intera puntata di Dentro la Notizia su LaC Play