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La gestione dell’acqua in Calabria deve essere pubblica. Questa la ragione per cui il coordinamento regionale acqua pubblica “Bruno Arcuri” ha questa mattina inscenato una manifestazione di protesta dinnanzi ai cancelli della Sorical. “La Sorical deve essere chiusa e sostituita con un ente che non risponde alle logiche di mercato” hanno chiarito i rappresentanti del coordinamento forti dell’appoggio di 11mila calabresi sottoscrittori della proposta di legge presentata in Consiglio regionale nel 2013. “L’acqua deve essere pubblica e il gestore deve essere chiamato a rispondere delle esigenze dei cittadini in maniera partecipata”.
“La seduta della IV commissione del 28 febbraio aveva tra i punti all’ordine del giorno l’esame abbinato delle proposte di legge inerenti la fondamentale materia del servizio idrico in Calabria: la nostra proposta di legge di iniziativa popolare e quella avanzata dalla Giunta regionale. Ma il percorso della nostra legge di iniziativa popolare “Acqua Bene Comune Calabria” è stato chiuso senza che questa venisse minimamente discussa”.
“Con l’alibi di un mutato contesto normativo la IV commissione decide di adottare come testo base di discussione quello della Giunta regionale, mettendo da parte senza neanche un accenno il nostro, quello frutto di un percorso partecipativo, quello frutto di anni di mobilitazione contro la privatizzazione dell’acqua, quello sottoscritto da 11mila calabresi, compreso lo stesso presidente Mario Oliverio”.
l.c.