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Un fiume in piena, silenzioso e composto. A Melito di Porto Salvo, per le vie del piccolo centro nel Reggino, non hanno fatto mancare la loro presenza le Istituzioni, le associazioni, i rappresentanti del mondo scuola e della politica, e i cittadini. L’occasione è stata rappresentata dalla fiaccolata organizzata dall’associazione Libera (foto Il Dispaccio), indetta per esprimere vicinanza alle vittime di violenza. E in particolare alla giovane, all’epoca dei fatti tredicenne, vittima di violenza e abusi sessuali di gruppo.
13enne violentata a Reggio: tra gli arrestati anche il figlio del boss Iamonte
Una triste storia di omertà e orrori venuta a galla tramite un’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria che, lo scorso 2 settembre, diedero esecuzione a nove misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, emesse dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria ed una da quello presso il Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria.
Dinnanzi ad atti di tale gravità, s’è resa indispensabile una forte risposta da parte della comunità. Il raduno, in Piazza Stazione, ha visto il contributo del coordinatore di Libera, Domenico Nasone. Successivamente gli interventi del sindaco Giuseppe Salvatore Meduri e del parroco, don Benvenuto Malara.
Ribadire il proprio “No” alla cultura dell’indifferenza e della paura, che sigilla gli occhi e la bocca dinnanzi a fatti che ledono la dignità delle persone. In questo meccanismo perverso ci finiscono, secondo le denunce delle associazioni e della Chiesa, tante ragazze. Solo alcuni anni fa, la tranquillità del paesino di San Martino di Taurianova, era stata scossa dalla vicenda di Anna Maria Scarfò che, 15enne, denunciò anni di violenze sessuali e psicologiche.
A Melito, dalla piazza, il corteo ha attraversato Corso Garibaldi, per poi giungere nei pressi del palazzo comunale. Una serata, concorderanno i tanti partecipanti, per riflettere su eventi malavitosi che incidono negativamente nello sviluppo sano della società.