A stimarlo un'indagine di Cna Turismo e Commercio focalizzata sul periodo 11-20 agosto. Vacanzieri italiani in ritirata
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Venticinque milioni di presenze per un giro d'affari superiore ai 10 miliardi. Un risultato record che vede i turisti stranieri compensare ampiamente qualche disagio sul fronte dei vacanzieri italiani alle prese con il carovita (e la crescita del costo del denaro) che ha inciso sulle loro abitudini estive, ma non sulla tradizionale fuga di Ferragosto.
A stimarlo un'indagine di Cna Turismo e Commercio focalizzata sul periodo 11-20 agosto, il più caldo (temperature a parte) della stagione clou del turismo tricolore. A trainare l'andamento dell'industria delle vacanze italiane i turisti stranieri.
L'indagine di Cna Turismo e Commercio prevede che nel complesso abbatteranno il muro dei 15 milioni di presenze (pernottamenti nelle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere), un milione di presenze in più rispetto allo scorso anno, segnando un +15% nei confronti del 2019 con una media di quattro pernottamenti a testa. Diverso il discorso per i turisti domestici che a causa del carovita ridurranno la media della loro pausa.
Nel complesso arriveranno a 10 milioni le presenze dei turisti italiani nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere in flessione rispetto tanto allo scorso anno quanto al 2019, l'ultima stagione precedente la pandemia. Anche quest'anno continua a irrobustirsi la tendenza all'utilizzo delle seconde case di famiglia, talvolta chiuse da anni. Il mare, la montagna, ma anche in posizione di rincalzo borghi e città d'arte, laghi e colline, le attrazioni principali degli italiani.
Le città d'arte, i borghi, il mare sono all'apice delle preferenze dei turisti stranieri con, in buona posizione, i paesi di origine degli antenati per i vacanzieri provenienti dall'estero con radici italiane. Usa, Sud America, Giappone, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito i Paesi dai quali arriverà in Italia il maggior numero di turisti stranieri.