Si sono schiuse tra le “Dune dell’Angitola” alcune uova di Corriere piccolo, rara specie ornitologica, difficile da individuare nella zona. La scoperta del nido era stata effettuata dal gestore di un lido, circa 20 giorni fa, il quale aveva immediatamente informato il Responsabile settore conservazione del Wwf Vibo Valentia Pino Paolillo. La mobilitazione per tutelare le 4 uova deposte sulla sabbia, era stata fulminea. Era stato interessato anche l’Ufficio biodiversità del Dipartimento ambiente della Regione, nella persona del dirigente Giovanni Aramini e della dottoressa Nicoletta Boldrini e, in collaborazione con il Wwf di Vibo, erano stati predisposti degli accorgimenti. A partire dal posizionamento di cartelli che segnalavano la presenza delle uova e l’importanza della specie scarsamente presente come nidificante in Calabria e ancor di più nell'area del Tirreno. Nella giornata di ieri, dopo un’incubazione di circa 25 giorni, la schiusa delle uova e la nascita dei pulcini.

 

Lo stesso Paolillo ha rimarcato la necessità di proteggere l’area soprattutto dall’uomo, dall’abbandono selvaggio dei rifiuti, dal passaggio di moto da cross o quad (vietato da provvedimenti della Capitaneria di Porto). «Sulle dune - ha spiegato - nidifica anche il Fratino, appartenente allo stesso genere. La nidificazione di questi uccelli è un evento raro e da tutelare. Le dune dell'Angitola - ha aggiunto il naturalista - sono state dichiarate Zone speciali di conservazione in base alla Direttiva europea “Habitat”». In questi ultimi giorni, inoltre, la Regione «ha approvato dei progetti per la pulizia prestando attenzione alla particolare flora delle spiagge ormai sempre più rara. Basti pensare - continua - che il simbolo delle dune dell’Angitola è il Giglio di mare che fiorisce in piena estate». Necessario, dunque, rilanciare la questione della protezione e valorizzazione di siti che potrebbero essere veri e propri angoli di paradiso oltre che scrigni di biodiversità.