Il cervo tornerà a popolare i boschi calabresi dopo l’estinzione avvenuta nel secolo scorso. È questo l'ambizioso obiettivo del Parco regionale delle Serre che, nelle scorse ore, ha riportato in natura alcuni esemplari. Le immagini, pubblicate dall'ente sui social, sono diventate subito virali ottenendo centinaia e centinaia di commenti e condivisioni: «È partito ieri sera nell’area protetta il rilascio del “Cervus elaphus italicus” cervo unico al mondo, tipico delle foreste mediterranee. Noto anche come cervo della Mesola, dal nome della foresta in cui si è salvato dall’estinzione», spiega sui social il Parco delle Serre. Il progetto, viene assicurato, sarà al centro di una conferenza stampa in programma il 27 marzo 2023.

Il cervo della Mesola

La specie era originariamente diffusa nelle foreste sub-mediterranee di leccio spesso circondate da paludi e zone umide. In particolare i cervi erano presenti nell’area dell'Adriatico settentrionale, dal delta del Po a Cervia. Tuttavia, a causa del disboscamento e della caccia, i territori a loro disposizione furono ridotti drasticamente. Così, nel XVIII secolo, l’unica zona in cui l’esemplare viveva era il bosco sito in provincia di Ferrara, da qui il nome del "cervo della Mesola".

Il ritorno nei boschi serresi

Il cervo nei boschi serresi

Ora, un nuovo capitolo. Il ritorno del maestoso mammifero, ritenuto in re delle foreste, in terra calabra è salutato con viva curiosità e interesse non solo dagli animalisti ma anche dalle comunità locali: «Si tratta – spiegano i vertici dell’ente rappresentato da - di 13 femmine e 7 maschi. Il progetto è stato portato avanti in collaborazione con Wwf nazionale e gruppo carabinieri forestali per la biodiversità». L’auspicio è che il cervo possa tornare presto a popolare i boschi serresi: «Si tratta di una presenza che affascina e accende la curiosità di studiosi e amanti della natura», chiosa l’ente.