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venerdì 4 ottobre 2024 | 18:43
Cronaca

Le indagini - Nuovo arresto per l’omicidio di Caterina Ciurleo, la donna calabrese uccisa per errore in una sparatoria a Roma - Notizie

In manette un 28enne, gravemente indiziato di aver ordinato l'agguato nel quale il 23 maggio scorso ha perso la vita l'81enne originaria di Reggio mentre era in auto con un'amica

di Redazione Cronaca

C’è un nuovo arresto per l’omicidio di Caterina Ciurleo, la donna originaria di Reggio Calabria uccisa per sbaglio a Roma lo scorso 23 maggio. La Squadra Mobile della Questura della Capitale, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, oggi pomeriggio ha eseguito l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di un ventottenne italiano, gravemente indiziato di aver ordinato l’agguato nel quale ha perso la vita l’81enne.

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Caterina Ciurleo nel pomeriggio di quel giorno, mentre era all’interno di un’automobile di una sua amica, era stata colpita da un proiettile calibro 9 esploso dagli occupanti di una Fiat 500 rossa che si era affiancata, percorrendo un tratto della carreggiata contromano, alla macchina sulla quale viaggiava la vittima. A causa delle ferite riportate la donna era deceduta al Policlinico Tor Vergata la mattina successiva.

L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile aveva da subito fatto emergere che la vittima non fosse il reale bersaglio dell’agguato in quanto i colpi, almeno 5 calibro 9, erano stati esplosi in direzione di un’altra vettura che si trovava sulla medesima carreggiata percorsa dalla deceduta.

Nell’ambito della stessa indagine, già lo scorso mese di luglio la Squadra Mobile aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ventiquattrenne di origini rumene e di un ventitreenne di origini peruviane, individuati come gli occupanti della Fiat 500 rossa dalla quale erano stati esplosi i proiettili fatali alla signora Ciurleo, e quindi come autori materiali in concorso del delitto.

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Ricostruita compiutamente la genesi dell’evento, è stato possibile raccogliere gravi indizi in merito al concorso morale del ventottenne italiano nella commissione dell’omicidio.