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giovedì 3 ottobre 2024 | 15:24
Politica

Il documento - Città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, si allarga il fronte del sì anche nel Consiglio comunale bruzio - Notizie

Tredici consiglieri di centrosinistra, tra cui Mazzuca e Rende, si portano sulle posizioni di Iacucci e Bevacqua: «Ora lavoriamo insieme per arrivare alla fusione del 2027»

di Antonio Clausi

Un documento firmato da 12 consiglieri di maggioranza del Comune di Cosenza, tra cui il presidente Giuseppe Mazzuca, posizionano in modo “autonomo” il pubblico consesso bruzio rispetto al pensiero del sindaco Franz Caruso. A loro, si è aggiunta anche Bianca Rende che di maggioranza non è, ma che è da annoverarsi nell’alveo del centrosinistra. In sostanza elogiano l’iniziativa di Mimmo Bevacqua e di Franco Iacucci in Regione che, con il loro emendamento, cristallizzeranno la data di scioglimento di Cosenza, Rende e Castrolibero al 2027 per dare vita poi alla tanto dibattuta fusione. Per farla breve, sulla città unica il fronte del sì sta facendo breccia sempre più nelle aree progressiste della città.

«Se oggi la città unica Cosenza, Rende e Castrolibero non è procedura forzata di scioglimento coercitivo in 4 mesi, vero e proprio blitz della Regione Calabria, lo dobbiamo al gruppo Pd in consiglio regionale che con spirito costruttivo e intelligente ha posticipato la procedura e blindato i percorsi municipali fino al 2027 senza mettere in discussione la città unica stessa, il vero futuro dell'area urbana». Parole in totale antitesi a quelle che ieri, durante il nostro programma Dentro la Notizia, aveva pronunciato il sindaco Franz Caruso. A pronunciarle sono stati Francesco Graziadio, Gianfranco Tinto, Aldo Trecroci, Bianca Rende, Raffaele Fuorivia, Andrea Golluscio, Mimmo Frammartino, Roberto Sacco, Alessandra Bresciani, Daniela Puzzo, Francesco Gigliotti, Assunta Mascaro e Giuseppe Mazzuca.

«Ne prossimi due anni - proseguono - dovremo lavorare tutti insieme per arrivare preparati alla fusione, armonizzando i programmi urbanistici, razionalizzando le piante organiche, mettendo in comune i servizi e preparando uno statuto in grado anche di valorizzare le specificità dei diversi territori. Tutti pensiamo che la città unica sia un’imperdibile opportunità di crescita politica, economica, commerciale, sociale della nostra area urbana che sarà così capace di riaffermare il suo ruolo di guida nell'intera regione».