La tartaruga Eneida ha riconquistato il suo mare. E lo ha fatto tra gli applausi e la commozione di decine di bambini che hanno affollato la spiaggia di Vibo Marina per assistere alla liberazione dell’esemplare femmina di 36 chili recuperato un mese fa a largo della costa vibonese e trasportata al Centro di Recupero delle tartarughe marine M.A.R.E. Calabria di Montepaone (Cz). La caretta caretta è stata rinvenuta il 6 Giugno scorso, in gravi difficoltà nello specchio di mare antistante il Comune di Vibo. È stata sottoposta a trattamento terapeutico d’urgenza per sub-occlusione da plastica, dopo una degenza di un mese è stata rimessa in libertà, come da decreto Regionale DCA n. 130 del 01 DIC. 2016 – Articolo 10 in prossimità del punto di spiaggiamento, dal Lido la Playa.

Gli operatori specializzati del Centro recupero hanno spiegato come soccorrere una tartaruga in difficoltà. «Sia che si tratta di animali neonati, giovani o adulti, la valutazione dello stato di benessere spetta al Medico Veterinario del Centro Recupero», hanno affermato Stefania Giglio e Domenico Asprea. Alla liberazione dell’esemplare hanno assistito la Guardia Costiera di Vibo, l’Assessore al Turismo Michele Falduto e i veterinari dell’Asp vibonese.

Presente anche il Direttore Scientifico di Arpacal Michelangelo Iannone e il biologo marino dell’Arpacal Fabrizio Fabroni che hanno ribadito l’importanza di adeguare i comportamenti quotidiani al rispetto dell’ambiente, perché «un minore e migliore utilizzo delle plastiche e un adeguato riciclaggio consentirebbero a questi spettacolari animali una maggiore sopravvivenza». Nell’occasione l’Associazione M.A.R.E. Calabria ha dato in dotazione due vasche per il trasporto e primo soccorso, alla Guardia Costiera di Vibo.