«Dai rubinetti delle case della piccola frazione Vena Inferiore di Vibo Valentia sgorga fogna».

L'odore e il colore non sembrano lasciar alcun dubbio: «L’acqua puzza - dice un’anziana – non possiamo utilizzarla perché è inquinata». Cittadini costretti a rifornirsi alle fontanelle o ad acquistare l'acqua per tutti gli usi. D'altronde non è la prima volta che i residenti del piccolo borgo denunciano l'impossibilità di utilizzare il prezioso liquido. Uno dei residenti del popoloso quartiere ci mostra una bottiglia. C'è acqua marrone al suo interno. È stata prelevata anni fa da un rubinetto. Una scritta riporta la data del 2010.  Un cimelio che l'uomo custodisce per ricordare le tante battaglie condotte. Tutte cadute nel vuoto.

«Le tubature sono fradice – spiega – la rete idrica è stata realizzata nel lontano 1953 e mai nessun intervento è stato programmato.  Eppure in zona ci sono diverse sorgenti. Perché non vengono attivate?» Si domanda: «Dovrebbe intervenire la Procura di Vibo a fare chiarezza e ad accertare eventuali responsabilità». Un problema che si è acuito da quando il comune, per economizzare il consumo, interrompe ogni sera l’erogazione dell’acqua. «Quando si svuotano le tubature, si infiltra la fogna e la mattina all'apertura dei rubinetti sgorga acqua mista a fogna e ruggine». Si temono infezioni. «Stiamo affrontando un'emergenza sanitaria – dice una donna – ma come facciamo a seguire le regole anti contagio se siamo costretti a lavarci le mani con l'acqua inquinata?». Le fa eco un'altra ragazza: «Siamo un piccolo paese, ma non per questo motivo dobbiamo essere considerati inferiori, anche perché le tasse ce le mandano e le paghiamo regolarmente».

Dopo diversi solleciti protocollati al comune di Vibo, nella tarda mattinata di ieri si sono presentati i tecnici comunali che hanno prelevato un campione di acqua, limpida all’apparenza. Torneranno per altri prelievi. Pare infatti che il problema si verifichi soprattutto la mattina presto, alla ripresa della fornitura d'acqua. Sopralluogo, l'ennesimo, che secondo i cittadini non sortirà alcun effetto.«Non c'è bisogno di analisi. La fogna si vede e si sente. Devono intervenire sull'intera rete».

Ma non è solo l'emergenza idrica a preoccupare gli abitanti di Vena Inferiore, c'è anche quella ambientale. All'ingresso del paese, accanto alla statua della Madonna delle Grazie, c’è una microdiscarica a cielo aperto, come purtroppo ce ne sono tante in tutta la provincia. Pino Condoleo, ex amministratore comunale di Vibo, ci mostra il degrado in cui versa il suo paese. Ci mostra un tubo scoperto. Non sembra acqua piovana: «E’ fogna – dice con fermezza – che finisce direttamentenel torrente Trainiti, per terminare la sua corsa direttamente in mare. Il tubo è stato segnalato più volte. Ma nessun provvedimento al momento è stato adottato».