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Come evidenziato in un articolo pubblicato dall’’Huffingtonpost’, Matteo Renzi avrebbe chiesto al ministero dello Sviluppo Economico e al ministero dell’Ambiente di rivedere la normativa sui nuovi permessi di ricerca ed estrazione petroliera. In sostanza, trattasi dello Sblocca Italia, il decreto finito nel mirino dei ‘no triv’ partiti alla carica con ben 6 quesiti referendari. In sintesi il governo, per evitare il referendum, starebbe studiando il modo per arrivare al risultato.
A novembre, infatti, la Cassazione dà il suo ok ai sei quesiti referendari presentati dal comitato ‘No triv’, presentati da ben dieci amministrazioni regionali, tra cui anche la Calabria.
Manca solo il timbro della Consulta e poi inizierebbe la campagna e la corsa al voto in data da fissare nel periodo che va da metà aprile a metà giugno, come prevede la Costituzione. Un appuntamento che non avrebbe l’approvazione completa del premier, motivo per cui ha chiesto di rivedere la normativa.
È il ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Federica Guidi, coadiuvato dal ministero dell’Ambiente di Gian Luca Galletti, incaricato di studiare la pratica per trovare ‘una soluzione tecnica’, che dovrebbe dunque essere annunciata a breve.