Se non fosse per il repentino scatenarsi di questo fenomeno imprevedibile, che pochi giorni fa ha mostrato tutta la sua pericolosità con un crollo di massi che ha rischiato di invadere la casa di una famiglia, i lavori per garantire la sicurezza della parete a strapiombo, dalla quale il paese di San Lucido si affaccia sul mare, passerebbero quasi inosservati. Nonostante l'attenzione si sia concentrata su questo drammatico evento, è importante sottolineare l'importanza dei lavori in corso. Gli interventi, già in fase avanzata, sono condotti dalle squadre di tecnici e operai per conto di Rfi, e mirano a proteggere non solo le abitazioni evacuate, che si trovano a ridosso del precipizio, ma anche la ferrovia, fondamentale per il collegamento dell'intera tratta tirrenica meridionale fino a Lamezia Terme. La necessità di proteggere queste infrastrutture diventa ancora più evidente dopo l'ultimo episodio, evidenziando l'importanza di un intervento tempestivo e accurato per garantire la sicurezza della comunità e dei collegamenti vitali della zona.

La messa in sicurezza del costone

«Tecnici e operai stanno procedendo con i lavori appaltati da Rfi - ha fatto sapere il sindaco sanlucidano Cosimo De Tommaso -  attualmente sono impegnati a mettere in sicurezza tutto il costone. Purtroppo in questo ultimo periodo c'è stato un masso che si è staccato ed è andato a finire nel giardino di una delle ville sottostanti. Però fortunatamente nulla di grave. Diciamo che i tecnici non segnalano particolari criticità e attualmente hanno già completato tutta la stesura dei fili in acciaio per contenere le reti. Quindi - ha concluso il primo cittadino - a breve dovrebbero completare i lavori».

Il crollo è stato causato da rocce di grandi dimensioni e peso, che fortunatamente hanno colpito solo la copertura di una galleria artificiale attraversata dai treni, talvolta viaggiando anche a velocità prossime ai 160 km/h.

Secondo quanto riportato da Protezione civile, Rfi, Comando dei Carabinieri, Ufficio tecnico e Polizia municipale, la zona è coinvolta in un movimento franoso più ampio, esteso fino alla rupe sovrastante l’affaccio, comportando un evidente pericolo per gli edifici e per i residenti. In sostanza, questo potrebbe significare che l'intero nucleo del centro storico, che si affaccia sul mare, è a rischio di essere coinvolto nell'affondamento del costone. I segni di instabilità sono evidenti sul muro di sostegno, che mostra rigonfiamenti in più punti e una distorsione lungo l'intero parapetto, una situazione confermata dai tecnici che hanno anche evidenziato rischi per la sicurezza del traffico ferroviario. La speranza è che i lavori in corso possano rivelarsi risolutivi e non delle semplici misure tampone.

La collaborazione tra Comune e Rfi

L'efficace collaborazione tra il Comune e Rfi sta già dando risultati tangibili, una celerità che si spera di vedere attuata anche per quanto concerne l'interazione con Anas riguardo all'installazione di una rotonda all'ingresso nord del paese, dove attualmente si trova un incrocio particolarmente pericoloso sulla ss18.

L'incrocio in questione, è tristemente famoso per il numero elevato di incidenti verificatisi nel corso del tempo, molti dei quali con esiti gravi, incluso il decesso di passeggeri e conducenti.

Con un flusso di traffico considerevole, soprattutto dato dalle numerose attività commerciali della zona, il bivio è un punto cruciale anche per i veicoli pesanti, i quali, durante le manovre di svolta, spesso ostruiscono completamente la carreggiata, creando condizioni pericolose che si aggravano ulteriormente in caso di pioggia o scarsa visibilità. È per questo motivo che non possono essere affrontati ulteriori ritardi. L'attuale configurazione dell’incrocio è pericolosa e richiede una ristrutturazione che rispetti gli standard attuali di sicurezza.

«Dalle ultime notizie che ci ha fornito Anas - ha commentato De Tommaso - dovremmo essere agli sgoccioli. L’iter burocratico è stato definito da tempo, per cui speriamo che l’avvio dei lavori sia dato nel più breve tempo possibile».