I parlamentari del M5s contro la proposta della Regione: «Andrà a a discapito dell'ambiente e della salute dei cittadini della Piana». E chiedono che siano ascoltati i territori coinvolti
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«Esprimiamo il nostro totale disaccordo sulla decisione della Regione di raddoppiare la capacità del termovalorizzatore di Gioia Tauro, confermata dalla recente pubblicazione di un avviso pubblico esplorativo finalizzato ad acquisire proposte di finanza di progetto». Lo affermano, in una nota, i parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle Giuseppe Auddino, Giuseppe D'Ippolito, Anna Laura Orrico, Riccardo Tucci, Massimo Misiti, Paolo Parentela, Alessandro Melicchio ed Elisabetta Barbuto e la parlamentare europea Laura Ferrara.
«In altre parole - spiegano - il termovalorizzatore di Gioia Tauro resterebbe l'unico su tutto il territorio regionale, bruciando i rifiuti di tutta la Calabria, che passerebbero dagli attuali 140 mila ad oltre 270 mila tonnellate. Tutto questo a discapito dell'ambiente e della salute dei cittadini della Piana. Aumentare la capacità dell'inceneritore di Gioia Tauro non è assolutamente la strada giusta per risolvere il problema rifiuti in Calabria».
«Nel nuovo Piano regionale dei rifiuti allegato alla delibera della giunta regionale del 21 marzo scorso - proseguono i parlamentari - ci sono alcune linee guida che ci trovano pienamente d'accordo. Si parla di aumento della raccolta differenziata, ancora troppo modesta in moltissimi comuni calabresi, oltre che della realizzazione di nuovi impianti di trattamento e di riciclaggio; si parla dell'introduzione del compostaggio domestico e di comunità e di adottare sistemi di tariffazione solo sui rifiuti prodotti secondo il principio 'più ricicli, meno paghi'».
Tutte cose che, se realizzate, secondo i parlamentari cinquestelle calabresi «possono rappresentare un punto di svolta per l'uscita dall'emergenza rifiuti in Calabria». Preoccupa però l'intenzione di Occhiuto di «puntare su un ampliamento della termovalorizzazione dei rifiuti a Gioia Tauro. I rifiuti sono una risorsa. Farli sparire tramite inceneritore non aiuta l'economia, non giova all'ambiente e aumenta le patologie e le spese sanitarie. Sul tema occorre un confronto costruttivo. Ecco perché chiediamo una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Gioia Tauro, aperta a tutti i sindaci della provincia, come primo atto a tutela del territorio, al quale dovrà seguire un confronto a livello regionale. È indiscutibile che nessuno possa avviare procedure senza ascoltare i territori».
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