"Il Porto di Gioia Tauro: città metropolitana e nuovi paradigmi geopolitici". Questo il titolo del saggio scritto da Domenico Napoli, direttore del Cefris, e Filippo Romeo, esperto di Geopolitica, presentato nei giorni scorsi alla Mondadori di Siderno. Gli autori sono stati intervistati dagli studenti del liceo scientifico "Zaleuco" di Locri, davanti a un pubblico numeroso e attento.

L’evento è stato organizzato con l’obiettivo di approfondire la conoscenza circa la potenzialità del porto pianigiano, ancora espressa solo in parte, e richiamare l’attenzione dei decisori politici, e delle persone interessate allo sviluppo della regione, circa la necessità di fare le opportune scelte al fine di promuovere un vero sviluppo: unica via affinché i giovani calabresi possano costruirsi un futuro nella loro terra. La presentazione del libro è stata anche un’occasione per confrontarsi liberamente, e in modo costruttivo, circa il presente e il possibile futuro della Calabria. Nel corso delle domande vi è stata una breve comunicazione, molto apprezzata, di Marco Lupis, giornalista di lungo corso, corrispondente di guerra e grande viaggiatore, appena di ritorno dalla Cina che ha raccontato la sua esperienza diretta circa l'attuale "potenza cinese". Gli autori hanno risposto alle domande in modo preciso, dimostrando anche con l'ausilio di slide, la centralità del Porto. Entrambi gli autori sono intervenuti nell'evidenziare i rischi e le opportunità che offre l'espansione dell'economia cinese.


Secondo gli autori, il rigassificatore è realtà da considerare importante per i bisogni energetici dell'Italia, per la possibilità di implementare la "Piattaforma del freddo" che avrebbe ricadute importanti per l'agroalimentare calabrese e per la possibilità di rifornire di combustibile le navi che, in un futuro non lontano, sostituiranno la nafta con il metano. L'attraversamento stabile dello Stretto, hanno ricordato gli autori, è previsto da uno dei corridoi europei e creerebbe un'area integrata dalle grandi potenzialità. La questione della ZES (Zona Economica Speciale) è cruciale per lo sviluppo dell'area portuale, hanno affermato gli autori, anche in considerazione delle esperienze simili realizzate in Europa che hanno sempre dato, come in Polonia, ottimi risultati sul piano dello sviluppo dell'area interessata. Nel corso dell'evento il libro è stato analizzato in tutte le sue parti principali: è emerso un quadro scientifico e chiaro circa la realtà portuale della città metropolitana. I presenti hanno avuto modo di rendersi conto del valore dell'opera: un testo pregevole suddiviso in cinque sezioni, ognuna delle quali affronta gli elementi cruciali per lo sviluppo dell'infrastruttura e dell'area circostante.