Sono già 1.500 gli incendi registrati dallo scorso mese di maggio ad oggi in tutta la regione. Di questi, il 50% è di origine dolosa o causati da incuria. In particolare, alcune amministrazioni provinciali hanno denunciato il grave stato in cui versano alcuni tratti stradali a causa di una folta vegetazione.

 

Da qui l’intento della Regione di avviare una pulizia straordinaria di alcune aree boschive in prossimità di manti stradali, impegnando parte del budget messo a disposizione per il Piano di interventi straordinari per la prevenzione di incendi boschivi che ammonta a circa 10 milioni di euro.

Ecco cosa prevede il Piano

Il Piano di prevenzione incendi, presentato oggi in cittadella regionale, prevede anche: servizio elicotteri, gestione delle sale operative e degli automezzi, avvistamento incendi boschivi, realizzazione ed adeguamento punti rifornimento idrico, manodopera idraulico forestale e convenzioni con vigili del fuoco, carabinieri forestali e Associazioni di Volontariato. Tra gli enti attuatori oltre alla Regione, anche Calabria verde, il Parco delle Serre e i Consorzi di bonifica.

«Patrimonio boschivo da valorizzare»

«Si tratta di un’azione sinergica tra i dipartimenti regionali Infrastrutture e Agricoltura – ha detto l’assessore alle infrastrutture Domenica Catalfamo – a tutela dei nostri territori e in particolare per quanto riguarda la prevenzione degli incendi nelle arterie stradali provinciali. Con l’assessore Gallo abbiamo immaginato un piano organico, mai realizzato su scala regionale, in cui le cunette della rete stradali, che attraversano capillarmente il territorio regionale, possano costituire delle barriere tagliafuoco e prevenire non solo gli incendi boschivi ma anche il dissesto idrogeologico».

 

«È un piano straordinario di interventi – ha dichiarato l’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo – per mettere in atto una serie di misure e tutelare il patrimonio boschivo dagli incendi che in questo primo periodo estivo sono stati circa 1.500. In base a una valutazione complessiva dei fenomeni legati agli incendi, è stato rilevato che circa il 50% trae origine da dolo e incuria. E soprattutto nasce in prossimità dei manti stradali. Da qui il cambio di approccio nella strategia relativa alla prevenzione del rischio incendi. Come Regione vogliamo non solo tutelare il patrimonio boschivo ma proiettarlo in una dimensione di turismo esperienziale, valorizzarlo e trasformarlo anche in risorsa economica».

Potenziamento attività 

Il dirigente Uoa Foreste e Forestazione Salvatore Siviglia è poi entrato più nel dettaglio del piano: «Considerato il blocco delle attività di manutenzione ordinaria a causa dello stato di emergenza Covd – ha spiegato – le amministrazioni provinciali hanno rappresentato problematiche legate al grave stato in cui riversano alcune infrastrutture stradali confinanti con aree boscate o ricadenti in prossimità di esse. La mancata pulizia di queste zone crea purtroppo un potenziale aumento dei casi di innesco degli incendi imputabili all’azione dell'uomo, sia essa volontaria che involontaria».

 

Al fine di mitigare il rischio incendio boschivo, e per andare incontro alle esigenze manifestate dagli enti preposti alla gestione delle infrastrutture stradali, «la Regione ha previsto – ha detto ancora Siviglia – un potenziamento delle attività di protezione non solo delle zone boschive ma delle arterie stradali provinciali. Una volta selezionati i tratti stradali, che presentano caratteristiche di continuità con le aree a potenziale rischio incendio boschivo, e i viali tagliafuoco, si avvieranno in tempi brevi le attività di pulizia straordinaria per un più efficace contrasto agli incendi boschivi ed ai rischi conseguenti».