Più di mille chilometri e cinquemila bottiglie di plastica raccolte. È il bilancio dell’iniziativa ideata da Myra Stals, 34enne olandese residente da anni in Italia, che con la sua bicicletta modificata ha intrapreso un lungo viaggio per tutta la Penisola per sensibilizzare la popolazione sul rispetto dell’ambiente e il corretto utilizzo e smaltimento del materiale più consumato.

 

Partita da Torino il 4 luglio scorso, in due mesi ha raccolto circa 50 chili di plastica abbandonata lungo le strade d’Italia e il bilancio sarebbe stato ancora maggiore se non fosse stata costretta a fermarsi per due settimane in seguito a una brutta caduta in Aspromonte. Il suo Cycle 2 recycle in questi giorni ha fatto tappa a Tropea, accolta dal presidente del Consiglio comunale, Francesco Monteleone, a testimonianza dell’attenzione rivolta dall’amministrazione ai temi ambientali.

 

«La situazione per quanto riguarda la plastica è veramente tremenda - commenta con rammarico Myra – e mi dispiace soprattutto notare grandi differenze tra Nord e Sud nella sporcizia abbandonata lungo le strade. Un problema che però si compensa con l’incredibile accoglienza che ricevo ovunque vada nel Meridione».

 

«Il problema - incalza Myra - non è soltanto il fatto che si butta la plastica nella natura, ma che ne consumiamo e produciamo troppa. Non solo le bottiglie, ma anche, per esempio, i contenitori per lo shampoo per i quali esiste un’alternativa solida, così come esistono spazzolini di bambù e così via. Ci sono un sacco di alternative che possono sostituire nella nostra vita quotidiana la plastica monouso. Un'altra abitudine che non capisco è l’uso dei piatti e bicchieri di plastica quando in casa ci sono bellissimi servizi di porcellana e una lavastoviglie per poterli lavare. Dobbiamo fare di più per la Terra, dobbiamo sforzarci di portare a casa la bottiglietta consumata in macchina anziché abbandonarla per strada. Il futuro dipende da noi».

 

Il viaggio di Myra continuerà ancora per diversi giorni, fino al ritorno a casa. Nel frattempo, però, oltre all’ambiente, Cycle to recycle strizza l’occhio anche al sociale. L’iniziativa prevede, infatti, una raccolta fondi per il Banco alimentare finalizzata ad aiutare le famiglie in difficoltà a causa della pandemia.