«Sei mesi fa abbiamo scritto all’Amministrazione comunale - ha spiegato Filomena Malara del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria - per segnalare la mancata rimozione della colonnina di benzina Tamoil dismessa, all’ingresso del nostro quartiere. Abbiamo sollecitato il Comune affinché si attivi per ripristinare uno stato decoroso dei luoghi e per mettere in messa in sicurezza le cisterne non manutenute da anni che si trovano ancora sotto l'asfalto, per altro in prossimità del letto del torrente Calopinace». Prosegue l’attività di sentinella del territorio e di pungolo per l’Amministrazione, il comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria che adesso pone l’attenzione sulla colonnina di benzina chiusa da circa tre anni, sita al largo Gaetano Cingari, sotto la scalinata che dal ponte Calopinace conduce al viale Galileo Galilei, verso la zona Sud della città dello Stretto. Luogo all’ingresso del centro storico, già diventato un parcheggio abusivo e che sta anche diventando una discarica.

«Abbiamo segnalato, con un ulteriore comunicazione lo scorso marzo, diversi ordini di problemi relativi all’ambiente, alla sicurezza e al decoro urbano. Purtroppo però ad oggi, l’unica risposta ricevuta risale al dicembre scorso in cui il Comune si è limitato a dire che la proprietà del distributore a sua volta non aveva dato riscontro alla richiesta di dismissione della struttura. Eppure, lo smantellamento, in costanza di inattività è un atto dovuto. Noi temiamo che questa situazione possa perdurare, consegnando questo angolo di città anche al degrado», ha spiegato ancora Filomena Malara del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria.

Dunque, il Comune più volte sollecitato dal comitato al momento, per il tramite del settore Sviluppo economico, ha solo risposto di avere investito della questione la proprietà del distributore ma di non avere ricevuto riscontro alcuno. Un’inerzia rispetto alla quale il comitato invoca una presa in carico più incisiva da parte della stessa Amministrazione. Sicurezza, Ambiente e anche Estetica lasciati ad attendere, mentre cresce l’amarezza per un’incuria che almeno la cittadinanza non è più incline a tollerare. «Non è certamente un buon biglietto da visita; siamo anche all’ingresso del centro storico e sicuramente non è questo il modo di accogliere chi entri in Città. La passività rispetto a questa bruttura è purtroppo l’ennesimo segno di distrazione e superficialità», ha concluso Marisa Malara del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria.