Mantiene il profilo basso di chi è sicuro del fatto suo il Comune di Catanzaro, chiamato in causa da Italia Nostra su un presunto impatto eco-incompatibile di una pista ciclabile tra le Dune di Giovino. Il tratto di costa ancora immacolato del quartiere marino possiede un patrimonio di fauna e flora inestimabile che il Comune conferma di volere preservare in modo assoluto.

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«Il progetto della pista ciclabile ed il suo studio di fattibilità risalgono alla precedente legislatura Abramo cui va il merito di averlo concepito - dichiara l'assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Scalise che sta seguendo l'intero progetto di mobilità con la nuova rete di piste che s'irradia - Due sono gli elementi che scongiurano ogni plausibile timore di impatto ambientale: il primo è che non sarà toccato neppure un albero e la pista sarà fatta di coccio-pesto, materiale naturale; il secondo è che il progetto in fase di realizzazione attuale si sposta dall'interno della zona pineta oltre il Vigliarolo che in base alla sentenza Tar mantiene proprietà privata e si poggia esattamente su un sentiero perdonale preesistente, rettilineo e visibile ad occhio nudo (quello degli antichi doganieri) che procede tra le Dune, senza intaccare nemmeno una piantina di gigli, neppure una tra le essenze esistenti».

Nella zona di pineta di proprietà demaniale la pista rientrerà fra gli alberi utilizzando il camminamento tra i pini, in parallelo a quella da running già esistente, che sarà quindi ristrutturata. Non siamo ancora ad un intervento completo di risanamento e rilancio del polmone verde marino catanzarese ma i segnali sono incoraggianti ed in attesa di avere i fondi sufficienti a predisporre un lavoro omogeneo e radicale il Comune assicura il completo rispetto dell'ambiente e del patrimonio naturalistico esistente.