I primi cittadini si dicono pronti a intraprendere tutte le azioni e misure necessarie per scongiurare la realizzazione dell'impianto
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I 26 sindaci dell'Aro Esaro - Pollino ribadiscono la loro netta contrarietà alla realizzazione, nel territorio comunale di Firmo, di una discarica al servizio dell'intera provincia di Cosenza. E per questo hanno inviato al presidente e vice presidente dell'Ambito territoriale ottimale (Ato) della provincia di Cosenza, con un articolato dossier, il loro fermo 'no' alla realizzazione della discarica a Firmo e in qualsiasi altra parte nella zona.
«La determinazione - è scritto in una nota - arriva dopo l'incontro dei rappresentanti istituzionali avvenuto qualche giorno fa nel salone delle adunanze del palazzo di città di Castrovillari sulla questione che da tempo si sta ponendo anche nei confronti della Regione e per dichiarare l'azione che portano avanti le municipalità a tutela e sviluppo della raccolta differenziata, testimoniata anche dai report di Legambiente sui Comuni, cosiddetti 'ricicloni',grazie alle loro formule a servizio della sostenibilità ambientale, la più diffusa possibile come richiedono sempre più le comunità».
I primi cittadini, nella lettera, ribadiscono che «un territorio come quello preso in considerazione, per l'abbanco di rifiuti ormai scarti di lavorazione, è assolutamente sconveniente per una serie di motivazioni le quali partono dalle diverse esperienze che hanno segnato negativamente le aree di loro competenza sino al rischio, ancora più pericoloso, che interventi del genere invalidino pesantemente le produzioni tipiche di particolare valore le quali, grazie alle capacità umane, costituiscono ormai la vera vocazione del territorio e delle zone limitrofe, tra l'altro, al più grande Parco d'Italia qual è quello nazionale del Pollino». «Siamo pronti - sostengono - a intraprendere tutte le azioni e misure necessarie per scongiurare l'esecuzione dell'intervento che sarebbe una vera iattura per gli interessi delle comunità e, soprattutto, per quel diritto alla salute, bisognoso anche di salubrità territoriale».