«Della depurazione ho iniziato a lavorare sin dal mio insediamento. Quest'anno vorremmo fare ancor di più rispetto allo scorso anno, quando abbiamo messo in efficienza i depuratori che non funzionavano». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che questa mattina ha convocato i sindaci dei 46 comuni beneficiari delle nuove risorse destinate all'efficientamento degli impianti di depurazione.

«Nei mesi scorsi abbiamo svolto una ulteriore ricognizione, abbiamo individuato tutte le attività che i comuni dovranno svolgere e le abbiamo finanziate. Tutte le attività dovranno essere realizzare entro il mese di giugno» - ha precisato il presidente della Regione.

«Inoltre, sono riuscito a far modificare la legge nazionale - ha aggiunto - che oggi ci dà la possibilità di monitorare l'attività degli auto-spurgo. Nella nostra regione ci sono decine di migliaia di pozzi neri perché ci sono diversi agglomerati urbani che non sono collettati. Eppure, i dati sullo smaltimento dei reflui sono tali - ha precisato ancora - da ritenere che la nostra regione sia tutta collettata. Evidentemente qualcosa non funziona».

«Quindi attiveremo i controlli da parte di Arpacal e chiederemo ai carabinieri di darci una mano per verificare come vengono smaltiti i reflui dai pozzi neri. Stabiliremo qui in Cittadella una sala di intelligence, come abbiamo fatto con i droni, che vigileranno sulle attività degli auto-spurgo che dovranno essere dotati di gps». 

«Bisogna però anche convincere i cittadini che il tema della depurazione appartiene a tutti ed è nella responsabilità di tutti. Quando si deve smaltire ciò che è contenuto nella cassa settica bisogna farlo lecitamente anche se costa di più perché il mare è una risorsa di sviluppo per la nostra regione e non possiamo consentirci che il mare sia inquinato in alcuni tratti». 

Il presidente della Regione ha poi fatto il punto sugli interventi eseguiti lo scorso anno: «Sono stati eseguiti - ha garantito - e quindi questo anno abbiamo trovato una soluzione un po' migliore rispetto a quella dell'anno scorso. Ci sono ancora altri interventi da fare su pompe di sollevamento e depuratori però i depuratori intervengono sulle zone collettate, il problema è che noi abbiamo comuni dove il 40% non è collettata al depuratore e risultano, ad esempio, solo due interventi di auto-spurgo. Qualcosa non funziona».

Gli interventi finanziati quest'anno, del valore di circa 10 milioni di euro, saranno eseguiti sugli impianti di depurazione e sulle stazioni di sollevamento dei comuni costieri ricompresi tra la foce del fiume Noce e quella del fiume Mesima, tra la foce del torrente Riace Capo e quella della fiumara Melito e tra la foce del fiume Alli e quella del torrente Ancinale.