Il protocollo d'intesa promosso dalla Camera di Commercio di Cosenza e sottoscritto nella sala Pietro Mancini, mette insieme sei parchi nazionali del centro-sud Italia, collocati lungo la dorsale appeninica, con l'obiettivo di creare una rete sinergica di promozione del territorio e di sviluppo delle attività imprenditoriali compatibili con il patrimonio naturalistico e paesaggistico delle aree interessate.

In linea con la nuova agenda politica

Perfetta la tempistica dell'iniziativa, avviata contemporaneamente alla istituzione del nuovo Ministero della Transizione Ecologica a conferma della centralità assunta, nel quadro dell'agenda politica nazionale, dai temi ambientalisti e dello sviluppo sostenibile. Promossa dal presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri e da Giovanni Cannata, presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, l'intesa è orientata a mettere a sistema quei circuiti economico-produttivi, ricadenti nel perimetro dei parchi e legati alle modalità di gestione delle aree protette.

La valorizzazione dell'esistente

Registrata l'adesione del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese, guidato dal commissario Giuseppe Priore, e di due dei tre parchi nazionali calabresi, quello della Sila e quello del Pollino, presieduti rispettivamente da Francesco Curcio e Domenico Pappaterra. «La Camera e i Parchi firmatari dell’accordo – ha sottolineato il Presidente Algieri – condividono l’intento di rimarcare l’importanza e la necessità d’innescare percorsi di animazione territoriale di interesse, di svolgere eventi culturali, oltre che turistici, legati alla valorizzazione di tutte le risorse di beni e di luoghi, che favoriscano una stretta collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, per programmare, in seguito, attività formative e di sviluppo socio economico e turistico, tese ad un fattivo sviluppo di produzione e diffusione artistico, culturale, ambientale».

Misure ad hoc

«Grazie alla collaborazione dei Parchi e alla loro conoscenza delle potenzialità delle nostre zone interne, ci proponiamo di approvare al più presto, misure specificamente dirette a sostenere le imprese e i territori che ricadono nel loro perimetro, consapevoli dell’importanza del loro contributo alla crescita dell’intero meridione».