Oltre cinque milioni e quattrocentomila euro di debiti sono concentrati in soli tredici dei 150 comuni raggruppati nell’Ato della provincia di Cosenza. La loro morosità pesa come un macigno sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Le somme dovevano essere versate alla Regione Calabria che in questa fase sta gradualmente accompagnando gli Ambiti Territoriali verso l’autonomia. Il mancato pagamento, però, ha determinato il disimpegno dell’assessorato all’Ambiente, disposto a tornare sui propri passi soltanto se entro lunedì 14 ottobre almeno la metà delle spettanze complessive, pari a 9.360.762,24, saranno corrisposte. Diversamente i rapporti con i gestori degli impianti di trattamento del residuo indifferenziato, quello per intenderci, destinato alla discarica, dovranno essere condotti direttamente dalle singole amministrazioni con il rischio, in caso di inadempienza, di trovare i cancelli sbarrati e di non poter conferire. Ecco l’elenco dei comuni maggiormente esposti. I dati sono del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, aggiornati al 30 giugno 2019.

 

Corigliano-Rossano € 1.514.887,00

 

Cosenza € 1.012.972,32

 

Rende € 813.743,45

 

Montalto Uffugo € 326.041,25

 

Castrovillari € 302.975,27

 

Cassano allo Ionio € 272.664,60

 

Amantea € 264.876,90

 

*Acri € 219.498,15

 

Scalea € 206.285,56

 

San Giovanni in Fiore € 202.678,73

 

Paola € 186.475,76

 

Belvedere Marittimo € 153.522,09

 

Castrolibero € 141.989,71

 

*L'amministrazione comunale di Acri con nota pervenuta alla nostra redazione fa sapere di aver pagato il debito relativo al primo semestre 2019.