Una vasta area letteralmente invasa da rifiuti. Spazzatura e quant’altro che persiste da tempo immemore senza che nessuno abbia fatto o faccia sostanzialmente nulla, tra l’altro sul letto di una fiumara le cui acque defluiscono nei comuni circostanti, concludendo la loro corsa alle porte del Reggino. Nella sostanza una vera e propria bomba ecologica, forse in parte già esplosa, che oltre a contribuire a deturpare il territorio sta mettendo a serio rischio la salute dei cittadini.

Questo il vero e proprio disastro ambientale provocato da coloro che impunemente da anni sversano spazzatura e altro materiale inquinante sotto il “Ponte di ferro” dell’ex tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane, nei pressi della “fontana vecchia”, sul territorio di San Costantino Calabro e alle porte di Mileto, in provincia di Vibo Valentia.

Lordazzi seriali” che, invece di usufruire del servizio di raccolta differenziata predisposto dal Comune, non trovano di meglio che abbandonare i rifiuti per strada e dar vita a discariche a cielo aperto che avvelenano (sic) anche i loro figli. Basta dare un’occhiata “dal vivo”, tra l’altro, per capire che in questo caso si è letteralmente superato il limite della decenza e che urgono provvedimenti seri e drastici da parte delle autorità preposte, quali la bonifica dell’area interessata e un sistema di controllo della zona, anche attraverso l’installazione di telecamere “trappola” che permettano di individuare e punire qualcuno degli artefici di questo vero e proprio misfatto. E sono sicuramente molti se si guarda all’enorme mole di rifiuti abbandonata sotto il “Ponte di ferro” e nei suoi pressi.