Finalmente, dopo un’attesa di 7 anni, ieri il complesso delle Grotte di Sant’Angelo di Cassano All’Ionio è tornato a essere disponibile per il pubblico rappresentando un significativo passo per coloro che amano speleologia e archeologia.

Un complesso carsico posto a nord della città, incastonato nel monte San Marco, che ha subito la chiusura per pericolosi smottamenti di massi a monte dell’entrata principale. L’intervento risolutivo, grazie a finanziamenti ministeriali e al lavoro dell’amministrazione comunale, ha riconsegnato al mondo il prezioso monumento naturale.

Un camminamento che copre oltre 3.500 metri disposti su più livelli, sviluppati in verticale per 100 metri. L’affascinante mondo delle stalagmiti e stalattiti abbraccia il visitatore che, accompagnato da guide, esplora il lento gocciolare dell’acqua ricco di calcare che, scorrendo e depositandosi sul fondo, creano vere opere d’arte.

Un sito a cui le ricerche condotte sin dal 1960 assegnano il privilegio di testimonianza di insediamenti residenziale, usi sepolcrali e culturali, oltre a depositi di gesso microcristallino.

La loro riapertura rappresenta non solo un'opportunità per il turismo, ma anche un simbolo di rinascita per il territorio.

Alla cerimonia di riapertura, avvenuta ieri, hanno partecipato autorità locali, militari e religiose oltre ad esperti del settore, tra cui la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza e il Centro Regionale di Speleologia "Enzo dei Medici" con quest’ultima che ne curerà le visite mettendo a disposizione dei visitatori guide preparate. E già dal giorno successivo, sono state organizzate visite guidate gratuite, permettendo ai visitatori di esplorare le cavità e ammirare le spettacolari formazioni stalatto-stalagmitiche.

Un nuovo capitolo, dunque, per le Grotte di Sant'Angelo, che tornano a essere riferimento unico per il genere proiettando significativamente l’intero territorio regionale verso una maggiore valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale.