A Santa Maria del Cedro, come ogni anno, i turisti hanno invaso la città. Ma a differenza di quel che si vede lungo le strade delle altre località balneari del Tirreno cosentino, alle prese con il caos rifiuti, qui non c'è nemmeno una carta per terra. Eppure non c'è niente da gioire. Parola del primo cittadino Ugo Vetere, che svela l'arcano e davanti alle nostre telecamere sbotta: «Siamo al collasso anche noi. La differenza con gli altri Comuni è che il nostro ha acquistato 18 cassoni da utilizzare nei periodi di difficoltà e le tonnellate di rifiuti accumulate in queste settimane sono lì, ma ancora qualche giorno e anche Santa Maria del Cedro si troverà a fare i conti con una vera e propria emergenza». Così, Vetere ha deciso di unirsi al grido di aiuto dei colleghi, ormai sul piede di guerra, e minaccia proteste eclatanti, seguendo l'esempio del giovane primo cittadino di Scalea, Giacomo Perrotta, che nelle scorse ore ha invocato l'intervento dell'esercito.

Rifiuti nel piazzale della Cittadella... o sulla ss 18

«Ho già avvisato diversi colleghi - dice Vetere - che se la situazione non migliorerà entro pochi giorni, caricheremo i rifiuti nei nostri camion (Santa Maria del Cedro gestisce autonomamente il servizio di raccolta rifiuti, ndr) e li andremo a depositare innanzi all'ingresso della Cittadella regionale». Questo perché il blocco del conferimento sembrerebbe essere stato causato dall'inerzia della Regione Calabria e da una profonda disorganizzazione. «Se poi i colleghi sindaci non hanno intenzione di arrivare a protestare fino a Catanzaro, potremmo anche bloccare la ss 18, in piena estate, mettendo di traverso i camion carichi di rifiuti. Così al nord vedranno in quali condizioni noi sindaci siamo costretti ad amministrare».

La stoccata a "Ultimo"

«L'assessore regionale - il riferimento è a Sergio De Caprio, alias "capitano Ultimo", delegato all'Ambiente - è una bravissima persona ma deve capire che non è così che si fa politica». Poi continua: «Si sapeva che saremmo arrivati a luglio con questo problema e si sapeva pure che per portare i rifiuti fuori regione le convenzioni si sottoscrivono a marzo, ad aprile. Con le amministrazioni regionali che si sono succedute negli anni non eravamo mai arrivati a questo punto, a non poter conferire per quindici giorni e non a luglio. I turisti devono ancora arrivare». Poi conclude: «Se continua così, la strada statale che va da Tortora ad Amantea sarà piena di spazzatura e un intero territorio, che vive di turismo, sarà messo alla berlina».